21 dicembre 1988: volo Pan Am esplode a Lockerbie

SMA MODENA
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Il 21 dicembre di 27 anni l’aereo Pan Am in volo da Londra a New York esplose sulla cittadina scozzese di Lockerbie. Nella deflagrazione morirono 243 passeggeri, di cui 189 americani, tutti i sedici membri dell’equipaggio ed 11 abitanti di Lockerbie colpiti dai rottami. A causare l’esplosione fu un ordigno collocato in una walkman portatile che detonò quando l’aereo si trovava a circa 10 chilometri d’altezza.

Le indagini portarono ad identificare una pista legata al terrorismo islamico che avrebbe agito per vendicare gli attacchi aerei americani contro la Libia nel 1986 o l’incidente avvenuto proprio quell’anno quando un aereo commerciale iraniano fu abbattuto per sbaglio sul golfo persico, causando al morte di 290 persone. La bomba sarebbe stata posta sull’aereo mentre questo si trovava nell’aeroporto di Francoforte, cosa che sedici giorni prima dell’attentato era stata segnalata da una telefonata anonima ricevuta dall’ambasciata americana ad Helsinki.

Nel 1991 indagini congiunte condotte dalla polizia Britannica e dall’FBI identificarono negli agenti libici Abdel Basset Ali al-Megrahi e Lamen Khalifa Fhimah i responsabili dell’attentato e nel 1999 Gheddafi li consegnò alle autorità scozzesi che intendevano processarli in Olanda. All’inizio del 2001 al-Megrahi fu condannato all’ergastolo mentre Fhimah fu giudicato non colpevole. Contro la volontà di Washington al-Megrahi fu liberato nel 2009 su parere dei medici che gli diagnosticarono ancora pochi mesi di vita.

Nel 2003 la Libia riconobbe la propria responsabilità per i fatti di Lockerbie ma non espresse mai solidarietà alle famiglie delle vittime, ciascuna delle quali ricevette la somma di 8 milioni di dollari come risarcimento. La Pan Am andò in bancarotta tre anni dopo l’attentato e ricevette un indennizzo di 30 milioni di dollari.

Alessandro Guardamagna