Dopo aver conquistato il cuore dei traversetolesi, la magica storia di Neverland ((L’Isola Che Non C’è) arriva al Teatro Comunale di Felino per festeggiare l’Epifania in musical. “Scoprendo Neverland”, presentato dal gruppo del laboratorio Legenda Musicadi Traversetolo con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, chiuderà la rassegna natalizia felinese. Lo spettacolo, adatto a tutta la famiglia, racconta la storia del drammaturgo James Matthew Barrie, autore della storia di Peter Pan, alla ricerca di un successo che possa salvare la sua carriera dal fallimento. Ritroverà l’ispirazione perduta incontrando la giovane vedova Sylvia e i suoi quattro figli, George, Jack, Michael e Peter. Illuminato dalle esilaranti scorrerie dei ragazzi, Barrie evoca il magico mondo di Neverland e scrive una commedia pronta a spiazzare l’alta società di Londra, di quelle che il teatro non ha mai visto prima d’ora. È un rischio tremendo, ma come lo stesso Barrie scoprirà, se saprai credere potrai volare! E’ una storia senza tempo sul potere dell’immaginazione, un viaggio nel sognoverso l’«isola che non c’è». Ed è la prova che non si deve mai diventare veramente adulti. Legenda Musica presenta un adattamento esclusivo interamente in Italiano di Emanuele Valla, con il contributo coreografico di Rita Terenziani, della duratacomplessiva di due ore e quindici minuti, suddiviso in due atti.
“Scoprendo Neverland” va in scena venerdì al Teatro di Felino
Leggi anche:
-
Harris-Trump all’ultimo voto. “Ma all’Occidente serve ben altro” (di Lorenzo Lasagna)
-
INTERVISTA – Saba Giovannacci (Prospettiva): “Condividiamo l’approccio civico e pragmatico della lista di De Pascale”
-
Siamo proprio sicuri che dentro FdI sia una corsa a due tra Bocchi e Casa? (di Andrea Marsiletti)
-
Tuttofood Milano diventa capitale mondiale del food. Celie (Fiere di Parma): “Debutta un nuovo format internazionale”
-
La candidata schleiniana del Pd di Parma alle regionali: Dayla Briganti (di Andrea Marsiletti)
-
† Sulle orme di Maria Maddalena. A Saints Maries de la mer è Sara, una donna, a essere crocifissa (di Andrea Marsiletti)