Centro Agroalimentare: accordo tra Parma, Bologna e Rimini

I Centri Agroalimentari di Parma, Rimini e Bologna hanno raggiunto un accordo strategico.

Lunedì scorso è stato firmato un protocollo d’intenti presso la sede della Regione Emilia-Romagna alla presenza dell’Assessore regionale al Commercio Andrea Corsini. L’intesa prevede importanti collaborazioni e sinergie tra i tre Centri. Sono due i macro obiettivi: ridurre i costi di gestione e aumentare le opportunità di sviluppo sia attraverso l’integrazione delle strategie commerciali sia attraverso la realizzazione di economia di scala.

I firmatari, oltre ai presidenti dei rispettivi Centri Marco Core, Mirco Pari e Andrea Segrè, sono i vari referenti dei Comuni che rappresentano la maggioranza nelle varie società: per Parma l’assessore al Bilancio del Comune di Parma Marco Ferretti accompagnato da Sebastiano Pizzigalli consigliere comunale delegato a Poltiche Agricole e Rapporti con il Territorio e il consigliere comunale Oronzo Pinto, per Rimini l’Assessore Gianluca Brasini e per Bologna l’assessore Davide Conte. Le dinamiche dei vari mercati ortofrutticoli all’ingrosso hanno subito profondi mutamenti negli ultimi anni in termini di modalità di distribuzione di prodotti sia al dettaglio sia attraverso la GDO.

Ad oggi è in corso un dibattito importante presso la struttura di Parma che riguarda l’apertura diurna rispetto a quella notturna così da attrarre sempre più acquirenti. Le varie strutture hanno una rilevante importanza dal punto di vista logistico ed economico: il CAL di Parma ad esempio muove 500 mila quintali di prodotti ortofrutticoli. L’accordo firmato lunedì scorso mira ad aumentare la competitività a servizio dei consumatori e a fornire maggiori servizi per gli operatori commerciali. A seguito di tale intesa verrà redatto un protocollo d’intenti più tecnico concordato dai direttori dei vari Centri. Per la struttura di Parma questa fase verrà seguita dalla neodirettrice Giulietta Magagnoli e prevederà ad esempio, dopo una fase di studio, la ricerca di iniziative imprenditoriali di sviluppo commerciale all’estero, a sostegno dei prodotti agroalimentari made in Italy.

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