“Settimana interculturale”: studenti stranieri alla scoperta di Parma città patrimonio UNESCO della gastronomia

Si rinnova anche quest’anno uno degli appuntamenti più attesi da molti studenti e famiglie delle scuole superiori di secondo grado di Parma: dal 30 marzo al 7 aprile si svolgerà la “Settimana di scambio” organizzata dai volontari di Intercultura di Parma per permettere a chi desidera aprire la propria porta di casa al mondo per un breve periodo di tempo. Sono arrivati in città 7 studenti stranieri di altrettante nazionalità che stanno attualmente trascorrendo il loro anno di studio e di vita con Intercultura in una diversa parte dell’Italia, sempre ospitati su base volontaria da una famiglia locale e frequentando una scuola pubblica, così come qualsiasi adolescente italiano.

“Città patrimonio UNESCO per la creatività della Gastronomia”: questo è il titolo della Settimana di scambio pensata dai volontari di Parma per permettere a questi giovani che sono doppiamente ambasciatori – del loro Paese natio e della città italiana che li sta ospitando – di conoscere un nuovo volto dell’Italia, un Paese, il nostro, così poliedrico nella cultura, usi, costumi, paesaggi, gastronomia, proposte artistiche da renderlo veramente unico e così ambito nelle scelte degli studenti stranieri.

Gli studenti provenienti da Polonia, Thailandia, Cina, Portogallo, Cile, Serbia, saranno guidati alla conoscenza del territorio non solo dai volontari locali di Intercultura, ma anche da “guide turistiche” molto speciali: i loro coetanei stranieri che stanno attualmente trascorrendo il loro anno scolastico a Parma, provenienti da Danimarca, Kenya e Bosnia.

A conferma del ruolo di veri e propri intermediatori culturali ricoperto dai volontari di Parma, è stato l’incontro voluto dalle autorità cittadine, lunedì 1° aprile, ore 14, presso la sede storica del Comune di Parma, in P.zza Garibaldi per conoscere questi giovani ambasciatori del mondo e che, ora, lo saranno anche del territorio parmigiano. Il gruppo ha ricevuto il caloroso benvenuto di Michele Guerra, Assessore alla Cultura e alle Politiche Giovanili e di Cristiano Casa, Assessore alle Relazioni Internazionali.
Una parte importante della Settimana di scambio sarà dedicata agli incontri organizzati dalle scuole del territorio che si dimostrano così di essere sempre in prima linea nel desiderio di proseguire a lunghi passi nel processo di internazionalizzazione, offrendo ai propri studenti la possibilità di conoscere un condensato di culture diverse e di riflettere sull’importante tema delle competenze per una cultura della democrazia.

“Alla base del progetto educativo di Intercultura – spiega Maria Grazia Rizzi del Centro locali di Parma – c’è la consapevolezza che lo scambio studentesco sia lo strumento privilegiato di apprendimento interculturale. La settimana di scambio ne moltiplica l’impatto e la portata, perché riesce a ad avvicinare e a coinvolgere un numero sempre maggiore di famiglie e scuole del territorio interessate a “non guardarsi più l’ombelico” ma a sviluppare conoscenze e strumenti che li aiutino a vivere in un mondo sempre più connesso e globalizzato>>

Gli incontri nelle scuole si terranno presso l’Istituto PORTA, Liceo “Olivetti”, il Liceo Agrario Bocchialini e la Scuola Media “Mario Lodi”e si dipaneranno attraverso numerose attività interculturali.

Unico comun denominatore di tutti questi appuntamenti, oltre alla conoscenza e il confronto con gli studenti provenienti da altre parti del mondo saranno le attività di educazione interculturale in cui il gruppo classe sarà invitato, interagendo con i giovani ospiti, per riflettere su tematiche globali legate alla sfera dei VALORI (valorizzare gli altri esseri umani, la diversità culturale, la democrazia, la giustizia, l’equità), degli ATTEGGIAMENTI (rispetto, tolleranza dell’ambiguità, apertura all’alterità culturale), delle ABILITA’ (pensiero critico, cooperazione, competenze linguistiche, comunicative e plurilingue, ascolto e osservazione, empatia) e delle CONOSCENZE E COMPRENSIONI CRITICHE di se stessi delle proprie e delle altre culture, del mondo.

<<E’ sempre emozionante vedere gli studenti, italiani e stranieri, riflettere su queste tematiche così importanti e attuali – conclude Maria Grazia Rizzi – perché sono un buon esempio di che cosa si può imparare quando ci si confronta con l’“altro” in un contesto attento alle diversità culturali. Le “cose” che si imparano sono tante: noi abbiamo scelto di concentrarci su alcuni degli ambiti di quelle che il Consiglio d’Europa ha definito “Competenze per una cultura della democrazia”: un modello che descrive i valori, gli atteggiamenti, le abilità e le conoscenze utili a “vivere insieme in condizioni di parità in società democratiche culturalmente diverse”. Quali la nostra. Se guardiamo al mondo di oggi, infatti, è importante cercare di cogliere quelle occasioni che ci consentono di sviluppare certe caratteristiche, in termine di capacità e competenze utili a diventare cittadini aperti al mondo. La mobilità internazionale basata su un progetto educativo di questo tipo può essere un’occasione da cogliere, un’occasione che mette le ali, in tutti i sensi”.

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