
Nell’ambito della sesta edizione del Festival della Parola tra i tanti appuntamenti in programma , sicuramente una delle proposte più interessanti e’ stata quella che si è tenuta lunedì 24 giugno presso la Pergola della Corale Verdi e che ha visto come protagonisti due responsabili dell’ente Ad Personam, e.con precisione l’Amministratore Delegato, l’Avvocato Marcello Mendogni e l’addetto stampa nonché storico collaboratore Fabio Bonati.
I due relatori hanno parlato della ” cultura della cura” che è sicuramente un passato da non dimenticare, un’eredità da custodire e una missione da proseguire. In particolare modo l’Avvocato Mendogni, stimato professionista cittadino, ha esordito raccontando i suoi primi contatti con l’ASP e di come ha conosciuto una realtà così vasta ed importante. Inoltre, si è soffermato sul ruolo centrale che l’assistenza ha nella nostra società e come questa debba essere offerta in modo adeguato alle persone fragili e bisognose.
Aver cura, secondo il noto professionista , significa avere a cuore e rispondere alle necessità degli inabili e degli anziani in modo professionale, ma ancor più con sensibilità e dedizione. Mendogni ha anche riferito con piacere di aver stabilmente aperto alla cittadinanza due storiche strutture della Congregazione della Carità come la chiesa di San Tiburzio e l’antica Farmacia di San Filippo Neri. Proprio dall’importanza storica di tale farmacia e’ partita la relazione di Bonati che in pochi minuti ha sintetizzato i 500 anni di storia della Congregazione di Carità. Tale Congregazione serviva e assisteva gran parte della città offrendo cure e farmaci gratuitamente.
Bisogna continuare a coltivare la cultura della cura, queste le parole di Bonati che ha evidenziato come grazie a questa congregazione si siano superati periodi storici con forti crisi economiche e con vaste epidemie. Entrambi i relatori hanno sottolineato la necessità di avere operatori che vivano il lavoro non come un mestiere bensì come una vocazione. Per far ciò occorre avere senso di solidarietà, memoria del passato, passione per le cose della comunità e attenzione a tutto ciò che può migliorare la nostra e l’altrui esistenza.
Raffaele Crispo