Evadono dagli arresti domiciliari, catturati in fuga sul tetto di un casolare. VIDEO

SMA MODENA

Nella giornata di ieri, la Squadra Mobile di Parma ha tratto in arresto CIOBANU Constantin e COCIORVA Vladimir destinatari di un Ordine di carcerazione per l’espiazione, rispettivamente, di 1 anno e 9 mesi e 3 anni e 5 mesi di reclusione.

COCIORVA Vladimir e CIOBANU Constantin, nel novembre 2017, nell’ambito del Proc. Pen. 1182/2017 RGNR, erano stati tratti in arresto in esecuzione di Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal Gip presso il Tribunale di Parma unitamente a VIERU Vitale, nato in Moldavia il 20/12/1984; POCLIT Vladimir, nato in Moldavia il 15/11/1991; VARGUTA Mihail, nato in Moldavia il 12/09/1993; CIOBANU Mihail, nato in Moldavia il 25/10/1995 e LUCA Vitalie, nato in Moldavia il 15/01/1980, in quanto ritenuti responsabili, a vario titolo, di 19 furti pluri-aggravati commessi nelle province di Parma, Reggio Emilia, Cremona, Piacenza e Padova nel periodo marzo/ottobre 2017 e di vari episodi di ricettazione.

I due soggetti, successivamente sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliare, erano evasi, rendendosi di fatto irreperibili e, pertanto, fino alla giornata di ieri, i tentativi di rintraccio per dare esecuzione alla pena applicata in via definitiva per i fatti di cui al citato procedimento penale 1182/17 erano risultati vani.

I dedicati servizi di monitoraggio, effettuati dal personale della Sezione Antirapine, hanno consentito di individuare in un casolare sito in località Madregolo, un loro possibile rifugio e pertanto, nella mattinata di ieri, si è proceduto alla perquisizione dell’immobile, sorprendendo all’interno i due latitanti che hanno cercato la fuga attraverso il tetto dove, però, sono stati bloccati.

Nel corso della perquisizione dell’immobile, è stato rinvenuto denaro contante ed altri oggetti certamente provento di ulteriori furti, radioline ricetrasmittenti e strumenti da effrazione, nonché la chiave di un’autovettura rubata, rinvenuta poco distante dal casolare, su cui erano state apposte targhe di altro veicolo per occultarne la provenienza illecita.

Ufficio Stampa