I volontari che salvano il cibo dallo spreco

Parma non spreca presenta i due automezzi impegnati quotidianamente per il ritiro di cibo che altrimenti verrebbe buttato: da scarto a nuova risorsa

Nella piazza antistante Emporio, fra le case del Cinghio sud, sono stati presentati alla città i due automezzi che ogni giorno permettono ai volontari di Parma non spreca di trasformare quel cibo che rischia di diventare rifiuto in un’opportunità per chi ha bisogno.

Acquistati grazie al contributo del Comitato Territoriale di Iren, percorrono senza sosta la nostra provincia, trecentosessantatre giorni all’anno. Dieci consegne al giorno e tanti chilometri di strada per ritirare dalle mense aziendali il cibo cucinato ma non consumato, dai forni il pane rimasto nelle ceste e dai supermercati gli alimenti freschi prossimi alla scadenza. Ciò che sarebbe destinato al cassonetto torna in circolo come risorsa per il bene delle persone, dell’ambiente e dell’economia, ritrovando dignità sulle tavole delle mense Caritas o nel banco frigo di Emporio.

Un gesto dal quale non si può più prescindere perché nel nostro paese i numeri dello spreco fanno paura: solo nel circuito della grande distribuzione, 220mila tonnellate di alimenti all’anno, pari a 2,89 chili pro capite, vanno gettati. A questa montagna di cibo (e di denaro) vanno aggiunti i numeri altissimi dello spreco domestico. Ogni anno in Italia finisce nell’immondizia quasi il valore di un punto di PIL: si parla di 15 miliardi di euro. Si tratta soprattutto di frutta e verdura, pane, prodotti da forno e latticini: oro per chi a casa fa i conti con un frigorifero vuoto.

Parma non spreca Da una parte chi non ha nulla, dall’altra un’inaccettabile spreco: il progetto nasce da qui, per dare risposta a questa grande contraddizione e cambiare le cose. La Piattaforma di Parma non spreca è uno strumento a disposizione delle aziende alimentari e della grande distribuzione ma anche del piccolo dettagliante, del produttore ortofrutticolo, dei servizi mensa e catering, per recuperare le eccedenze alimentari e i prodotti non conformi o prossimi alla scadenza. Alla base c’è un protocollo d’intesa siglato ormai due anni fa da Fondazione Cariparma, Forum Solidarietà, Emporio Market Solidale, Caritas Parma, Consorzio di Solidarietà Sociale, Provincia e Comune di Parma, partner di progetto sono le principali associazioni di categoria.

Il Comitato territoriale Iren Il Comitato di Parma ha scelto di sostenere per Parma non spreca contribuendo in modo sostanziale all’acquisto dei mezzi. Una scelta che denota una grande sensibilità alle tematiche sociali, ambientali e al benessere dell’intera comunità. “La parola chiave di questo progetto e rete, ha affermato Selina Xerra, Direttore Corporate Social Responsibility e Comitati Territoriali Iren, noi siamo solo le braccia di una rete molto ampia. Credo nella capacità di questo progetto di contagiare in positivo e sono molti ad osservarlo da lontano; la sua capacità di combinare valore sociale e ambientale offre un modello in grado di attecchire altrove.

Quello di Parma è uno dei comitati che il Gruppo Iren ha attivato nelle città dove opera. I Comitati sono luoghi di dialogo, confronto e progettazione tra i portatori di interesse delle comunità locali. Una modalità partecipata per raccogliere idee e osservazioni, migliorare i servizi ma anche progettare con i cittadini soluzioni innovative per uno sviluppo sostenibile del territorio. Del Comitato Territoriale della provincia di Parma fanno parte quindici fra associazioni ed enti insieme ai rappresentanti delle Istituzioni e dell’azienda.

I mezzi Quelli donati dal Comitato sono un Combo in attività da due anni e un Ducato maxi nuovo fiammante; uno refrigerato, l’altro coibentato, garantiscono il trasporto delle merci secondo la più corretta conservazione. Ecologici, a bassa emissione per accedere al centro storico senza limitazioni, offrono un servizio fondamentale per Emporio e per le mense Caritas, permettendo di arricchire l’offerta e la varietà di cibi freschi. Completa il parco auto un furgone refrigerato finanziato da Fondazione Cariparma e messo a disposizione dal Consorzio di Solidarietà Sociale. Grazie a loro, in un anno sono stati recuperati quasi 3600 pasti dalle mense, 270mila euro di alimenti dai supermercati, 48 mila litri di latte, 300 quintali di pane. Un contributo fondamentale, basti pensare che il cibo recuperato, viaggio dopo viaggio, ha permesso di coprire il 20% del fabbisogno di Emporio.

“I prodotti freschi sono molto apprezzati dalle nostre famiglie– ha sottolineato Giacomino Vezzani presidente di Emporio – ed è una gioia per noi poterglieli offrire. E’ anche una questione di salute: diversificare la dieta è importante e con il tempo a Emporio siamo riusciti ad ampliare il paniere dei prodotti, fino ad arrivare a un’offerta simile a quella dei supermercati tradizionali. Ma è anche una questione culturale. In questo 2020 Parma deve essere capitale anche della cultura del risparmio e della solidarietà che sono due importanti tasselli, la ridistribuzione che ne segue crea giustizia, equità e riequilibrio.

I volontari Sono il motore di questo progetto che senza il loro impegno non sarebbe realizzabile. Attualmente sono una dozzina, impegnati su turni diversi dalla mattina alle 8.30 al pomeriggio inoltrato. Ogni giorno corrono contro il tempo di punto vendita in punto vendita, prendendosi cura del cibo che trasportano perché arrivi a destinazione il più veloce possibile. Le richieste di chi non vuole buttare un bene così prezioso come il cibo crescono ogni giorno; per dare una risposta a tutti servono tanti volontari. Come ha raccontato Maurizio De Vitis, coordinatore del tavolo Parma Non Spreca, il progetto nasce in parallelo all’attività del Banco Alimentare come lotta allo spreco ed è capillare con un lavoro quotidiano enorme, fatto interamente dai volontari. Vogliamo crescere e abbiamo molti progetti ancora da realizzare ma non possiamo fare nulla senza altre persone che possano aiutarci. Abbiamo un grandissimo bisogno”. L’appello per chi vuole salire sui furgoni e dare una mano, è lanciato, candidarsi è semplice e potrebbe fare la differenza nella vita di tante persone. Per saperne di più: info@parmanonspreca.it o 338 882 1333

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