9 settembre 1850: nasce la California sulla febbre dell’oro

SMA MODENA

Nel Settembre 1850 la California diventava il 31° stato dell’Unione, di cui faceva parte da soli due anni, e senza essere mai stata costituita come territorio.

Il Messico aveva ceduto la California e gran parte dei suoi possedimenti a nord del Rio Grande in seguito al trattato di Guadalupe Hidalgo nel 1848, a conclusione della guerra con gli Usa.

Per i diplomatici di Città del Messico la California era stata fino a quel momento una regione di piccoli insediamenti e missioni cattoliche, con una popolazione di circa 7.300 abitanti, la cui cessione non costituiva sulla carta una gran perdita per lo stato messicano.

Ancora non sapevano che l’oro era stato scoperto a Coloma appena nove giorni prima della firma del trattato di pace. Oro era già stato trovato nel Gennaio 1848 da James Wilson Marshall durante la costruzione di una segheria nella zona di Sacramento, ma la cosa era passata quasi inosservata, poiché molti non avevano ritenuto la notizia attendibile.

Le cose cambiarono radicalmente pochi mesi dopo, quando Sam Brennan si precipitò nelle strade di San Francisco urlando a tutti di aver scoperto una vena aurifera e brandendo come prova una bottiglia piena di polvere d’oro. Gli insediamenti costieri si svuotarono ed improvvisamente lo scenario di immobilità che la regione aveva conosciuto durante la dominazione spagnola prima e messicana poi mutò di colpo, con la California che divenne teatro della più grande corsa all’oro della storia.

Nel solo 1849 più di 600.000 persone provenienti da tutto il mondo vi si riverseranno inseguendo il sogno di una facile ricchezza che poteva essere raggiunta raccogliendo pepite d’oro di cui, nell’immaginario collettivo, la terra era disseminata ovunque e che aspettavano solo di essere prese.
Le regioni più recente acquisizione degli Stati Uniti dovevano attendere lunghi periodi con lo status di semplice territorio, prima di avere i 60.000 abitanti necessari per richiedere a Washington di essere riconosciuti come uno stato vero e proprio facente parte dell’Unione.

Prima della corsa all’oro l’emigrazione verso la California era stata così lenta che a quei ritmi si sarebbe dovuto attendere decenni prima che la regione avesse la popolazione sufficiente. Ma con febbre dell’oro e la crescita vertiginosa della popolazione alla ricerca di ricchezza, il Congresso permise alla California di entrare a far parte dell’Unione direttamente come stato libero. Iniziava così l’era che vedrà la California emergere come una delle maggiori forze politiche ed economiche nello sviluppo dell’ovest americano, e che la consegnerà al mito come la terra delle opportunità.

Alessandro Guardamagna