4 novembre 1922: scoperta la tomba di Tutankhamon

SMA MODENA
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Il primo ad imbattersi in oggetti che avrebbero permesso di ritrovare la tomba perduta di Tutankhamon fu l’uomo d’affari americano Theodore M. Davis.

Davis, appassionato di arte egizia, aprì il sigillo d’argilla del tesoro di Tell el Amarna, che aveva impresso il nome del sovrano che per 3000 anni era scomparso dalla storia. Successivamente a partire dal 1906 l’egittologo inglese George Edward Stanhope Carnarvon finanziò una serie di scavi nella valle dei Re a Tebe, affidandone l’esplorazione scientifica all’archeologo Howard Carter.

Nel corso dei quindici anni successivi il lavoro di Carter permise di portare alla luce numerosi ritrovamenti di alto valore archeologico e storico. Interrotti durante la Prima Guerra Mondiale, i lavori ripreso alacremente al termine del conflitto fino al sensazionale ritrovamento avvenuto il 4 novembre 1922, quando la tomba di Tutankhamon, ricchissima di oggetti e gioielli, fu scoperta intatta.

Sebbene studi successivi abbiamo stabilito che la tomba, fornita di arredi modesti rispetto a quelle di altri sovrani egizi, potrebbe esser stata nei secoli visitata due volte dai ladri – i carri da guerra che contiene furono ritrovati parzialmente danneggiati e la cosa sembra indicare che il danno fu causato da intrusi che erano alla ricerca dell’oro – essa ci ha lasciato tesori di valore inestimabile.

Il contenuti della tomba sono esposti permanentemente al museo del Cairo. Il tesoro di Re Tut è stato portato in esposizione in vari musei del mondo una prima volta nel 1970 ed un secondo tour si è tenuto a partire dal 2005.

Alessandro Guardamagna