
28/09/2009
h.15.20
Lenz Rifrazioni è lieta di annunciare che giovedì 1° ottobre alla ore 21.00 presenterà, nel prestigioso contesto del Teatro Principal di Olot, in Spagna le performance DAPHNE_You must be my tree, interpretata da Valentina Barbarini e IO, interpretata da Sandra Soncini, paragrafi del progetto performativo RADICAL CHANGE, traduzione visiva, filmica, spaziale, sonora delle Metamorfosi di Ovidio, creazione di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto, elaborazione musicale di Andrea Azzali.
Le due performance sono state già presentate con un buon successo di critica e di pubblico in numerosi contesti artistici, in alcuni Festival in Italia e all’estero.
La tournèe di Olot è la prima di una serie di date che la formazione di ricerca intraprenderà nei prossimi mesi in Francia e in Spagna. L’11 e il 12 dicembre presenterà infatti DAPHNE e IO presso il Centro di Arte Contemporanea Parraga di Murcia, uno dei più prestigiosi spazi dedicati alle arti sceniche a livello europeo.
La creazione CHAOS dal Libro Primo de Le Metamorfosi di Ovidio, creazione di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto e interpretata da Valentina Barbarini, Giuseppe Barigazzi, Elena Sorbi e Laura Vallavanti, verrà presentata l’1 ed il 2 dicembre all’interno del festival europeo NEXT, inserito nel progetto trasnazionale Next / Eurometropoli.
DAPHNE, interpretata da Valentina Barbarini, è un’inflessione plastica sull’identità geometrica del corpo virginal, intatto, puro. La giovanetta senza sangue prende forma dalla silhouette della performer stessa, creando in doppia cadenza volumetrica una sagoma-figurina composta da un mosaico di legni residuali. La materia lignea, di sostanza vegetante, aspira a diventare nuovo e vero corpo sprofondando dentro l’attrice come opera metamorfica di estremo impatto fisico.
Il corpo di Daphne, a cui è rimasto solo il contatto con la materia, diventa per un attimo eterno e potente quanto il legno. La creazione è stata presentata: al Festival Natura Dèi Teatri di Parma (2007), al Festival Frontiere in Metamorfosi di Cascina (2008), all’International Theatre Festival Puf di Pola (Croazia, 2008), al Malafestival-Ars in Mala Causa di Torino (2008), al Festival Prototipo di Savona (2008).
La metamorfosi della ninfa IO, interpretata da Sandra Soncini, oggetto delle attenzioni amorose di Giove e trasformata dal dio in giovenca per celarla agli occhi della moglie Giunone, viene ricreata attraverso una dettagliata riflessione materica sul concetto di corpo mistico.
L’identità del corpo sacro si definisce nell’esaltazione di un’estasi ipertrofica, una formosità liturgico-patalogica che si imprime nella pagina di fango e sabbia su cui lasciare la propria impronta corporea. Fondandosi sull’eccesso di dinamicità (la corsa senza sosta a cui è costretta Io dalla rabbia di Giunone) il movimento performativo si compone in una sollecitazione gastrica continua pungolata incessantemente dall’impellenza del suo contrario.
La creazione è stata presentata: all’interno della rassegna As a Little Phoenix 2 Festival Frontiere in Metamorfosi di Cascina (2008), al Festival Prototipo di Savona (2008).