Sala Baganza, 12 nuovi moderni alloggi per anziani

SMA MODENA

Inaugurata Casa Gombi a Sala Baganza. Lo storico edificio, da anni in disuso, che ha sede nel cuore del paese, in piazza Gramsci, dopo un progetto di riqualificazione, ospita ora 12 appartamenti per anziani. Stamattina, dopo la benedizione del parroco Don Giovanni Lommi, è seguito il taglio del nastro da parte del sindaco di Sala Baganza Cristina Merusi, insieme al sindaco dei ragazzi Filippo Gozzi e l’assessore comunale ai Lavori Pubblici Aldo Spina.

Oggi raggiungiamo un traguardo importante per tutti, un progetto che risponde alla volontà originaria di Bice Gombi di destinare questo edificio a casa per anziani – afferma la Merusi raccontando la storia dell’immobile, inizialmente ereditato dalla Parrocchia nel 1956, poi acquistato del Comune nel 2011 -. Grazie ad un bando regionale sulla riqualificazione, che ha riconosciuto il valore del nostro progetto, abbiamo ottenuto un contributo di circa 1.300.000 euro che ci ha consentito di recuperare l’immobilecontinua -. Un intervento importante sia dal punto di vista strutturale, perché non è stato facile ristrutturare una casa antica riadattandola alle esigenze degli anziani e dotandola di tecnologie moderne, sia dal punto di vista sociale: è una delle opere più importanti di questa amministrazione, consentirà agli anziani di vivere in paese, in pieno centro storico, non emarginati in periferia, ma integrati nella vita della comunità”.

Gli alloggi sono mono e bilocali (ognuno con una cantina di pertinenza), a basso consumo energetico, dotati di sistemi fotovoltaici, di climatizzazione, di ascensore, di soluzioni domotiche e di accessibilità per persone non autosufficienti.

È la ciliegina sulla torta – aggiunge Spina- un‘opera che si aggiunge ad una serie di interventi di riqualificazione del centro storico del paese, in linea con una filosofia che ha guidato il lavoro dell’amministrazione in questi anni, puntando a non far morire Sala Baganza – spiega –, se si pensa come era Sala diversi anni fa, la Rocca era più un problema che una risorsa, oggi è motore culturale del paese, il giardino era incolto, oggi ha ripreso gli antichi splendori, il centro privo di percorsi accessibili ed in sicurezza, che poi abbiamo creato, anche in piazza – e conclude -. Abbiamo voluto dare vita al centro del paese, il recupero di Casa Gombi è un altro passo in questa direzione di valorizzazione, dopo anni di lavoro siamo riusciti a consegnare l’immobile ad una funzione di servizio sociale, in un’area che va ad integrarsi con un altro polo importante per il paese, l’adiacente Scuola Materna”.

All’incontro sono intervenuti anche: il geometra Mauro Bertozzi e l’architetto Cristina Muzzi dell’ufficio tecnico del Comune, l’architetto Sandro Breschi progettista dei lavori di restauro, l’architetto Michele Zanelli funzionario regionale che ha seguito il bando di riqualificazione, la vicepresidente di Acer Francesca Cravero, il consigliere regionale Barbara Lori che ha concluso l’incontro esprimendo, a nome della Regione, la soddisfazione per il raggiungimento di un risultato di così grande valore per le sue caratteristiche di inclusione sociale.

Nel complesso di Casa Gombi, nell’area del cortile, troverà spazio anche la sede del Circolo Anziani Ivo Vespini, attualmente in via Garibaldi, offrendo all’associazione spazi più ampi per svolgere la propria attività.