
E’ stato l’assessore allo Sport Giovanni Marani il “protagonista” della conferenza stampa di questa mattina del Movimento dei Nuovi Consumatori.
La prima questione sollevata dal Presidente Filippo Greci è relativa allo “sfratto” della società Tennis Tavolo Center Parma: “Nei mesi scorsi ci ha contattato il consiglio direttivo della società sportiva (formata per lo più da liberi professionisti e medici d’ospedale), una realtà che gioca in A1 e che ha sfiorato lo scudetto e vanta persino due nazionali. E’ un’eccellenza di Parma, che andrebbe difesa. Il Comune di Parma l’ha abbandonata, l’ha buttati fuori dalla palestra Ercole Negri e oggi si ritrova senza sede e sono costretti ad allenarsi a Reggio Emilia. E pensare che l’assessore Marani li aveva pure rassicurati…”.
“Come ci ha informato il direttivo dell’Associazione sportiva – prosegue Greci – poco prima della metà di agosto del 2015 è comparso un bando di assegnazione in un lotto unico delle palestre di Tennistavolo, Scherma e Judo. Sorpresi da da questa situazione, il direttivo del Tennis Tavolo viene subito a conoscenza di un’ATI già formata tra le società di scherma “La Farnesiana”, Judo Center e del Tennistavolo S. Polo. Al direttivo è venuto il dubbio che qualcuno fosse stato bene informato già molto tempo prima del contenuto del bando. Per la società Tennis Tavolo Center Parma era praticamente impossibile trovare, a Ferragosto, una società di scherma e una di judo che volessero o potessero partecipare al bando. Naturalmente hanno provato a contattare più volte l’assessore Marani e il sindaco Pizzarotti ma questi si sono sempre fatti negare e mai hanno risposto. A quel punto hanno depositato una denuncia in Procura, che riprenderemo anche noi come Movimento dei Nuovi Consumatori”.
“Ma non finisce qui – continua Greci – Parliamo della Raquette, il complesso sportivo pubblico in Cittadella che il Comune di Parma ha trasferito alla società partecipata ParmaInfrastrutture.
ParmaInfratsutture ha poi ceduto la gestione dell’impianto al CUS per 5.000 euro all’anno.
Nel novembre 2013 il Cus Parma ha siglato una scrittura privata con la società Raquette srl per affittare il ramo d’azienda costituito da beni mobili e dall’autorizzazione per l’attività di somministrazione di alimenti e bevande per 10.000 euro all’anno. Tale contratto ha durata per quattro anni, dal 1 dicembre 2013 al 30 novembre 2017.
Rivolgiamo all’assessore Marani le seguenti domande:
- Il Comune di Parma è informato di questa vicenda?
- Il Comune di Parma ha autorizzato l’apertura di un ristorante all’interno del complesso, con tanto di cucina, che, ricordiamo, ha un iter autorizzatorio diverso da quello di un bar?
- Può un’attività commerciale a scopo di lucro avere sede all’interno di un immobile pubblico?
- Che fine fa la differenza tra i 10.000 euro incassati dal Cus dalla Raquette e i 5000 euro dati dal Cus a ParmaInfrastrutture? Nei quattro anni sono 20.000 euro
- Trattandosi di un bene pubblico, è stata fatta una gara ad evidenza pubblica per tale affitto e individuare il migliore offerente?
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Dalla visura camera della Raquette Srl risulta tra i soci e amministratori tale Massimo Marani. Chiediamo all’assessore se tale persona sia suo cugino. Faccia attenzione a come risponde, visto che a riguardo depositeremo un esposto in Procura per abuso d’ufficio.”
L’Amministrazione Comunale precisa quanto segue:
Nel merito delle questioni poste relativamente al TTC Parma, contrariamente a quanto affermato durante la conferenza stampa, la scadenza del contratto di concessione ( raccolta scritture private n. 16515 del 23/02/2012 art.2) era fissata a dicembre 2014 poi prorogata per sei mesi al fine di consentire il corretto svolgimento della stagione sportiva fino a giugno 2015.
La concessione è stata poi revocata a seguito del mancato pagamento dei canoni ( Art. 16)
Il bando di gara per l’affidamento della gestione e utilizzo delle palestre dedicate al judo, scherma e tennis tavolo presso il centro polisportivo “ Ercole Negri” è stato pubblicato il 3 agosto. Per tale procedura la società non ha presentato alcuna domanda di partecipazione.
Il Servizio Sport ha organizzato più di un incontro con i rappresentanti della società nel corso dei quali è stata evidenziata l’impossibilità della stessa di sostenere i costi di gestione dell’impianto. A seguito di tali oggettive criticità è stata ribadita l’opportunità di poter usufruire per la propria attività sportiva dell’impianto, previa richiesta al nuovo concessionario.
Non esiste alcun legame di parentela tra l’Assessore allo Sport e la persona citata nella conferenza stampa.
Per quanto riguarda l’attività di ristorazione segnalate l’A.C. sta effettuando attraverso gli uffici competenti le verifiche del caso con l’Università, ente con il quale è attualmente in corso la stesura di un accordo quadro generale di collaborazione istituzionale.