
Esiste una città che ha difficoltà crescenti: si chiamano povertà, precarietà lavorativa, insicurezza, solitudine. I servizi alla persona sono un investimento necessario in una comunità con il profilo di Parma.
Ma non sono sufficienti gli interventi pubblici se non si attivano forme di un welfare innovativo e sussidiario, che coinvolgano tutta la città, le associazioni, la cooperazione sociale, le persone, il volontariato, le Fondazioni, le imprese, le reti di solidarietà, in un processo che renda Parma una comunità capace di fornire risposte strutturali a problemi che non sono più solo emergenze.
Si deve migliorare la sinergia tra pubblico, privati e terzo settore, eliminando il meccanismo della competizione al ribasso per chi svolge un compito sociale fondamentale nella gestione dei servizi, garantendo ai cittadini un ruolo centrale di protagonisti attivi nella vita della comunità.
È necessario, a monte di ogni azione, il monitoraggio delle fragilità (anziani soli, famiglie in difficoltà, giovani, disoccupazione, emarginazione) per approntare in modo puntuale azioni rispondenti ai bisogni della città. Parma può ritrovare nella sua luminosa storia di altruismo e attenzione per il prossimo le migliori strategie per assicurarsi un futuro sereno e servizi di grande qualità.
A patto di non svendere le proprie competenze.
Paolo Scarpa, candidato alle primarie