“Una figlia di Francia in Italia”

SMA MODENA
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08/09/2010
h.13.20

Aperto alla cittadinanza, dal 16 al 18 settembre prossimi si terrà a Parma, Sala Baganza e Colorno un importante convegno internazionale. Organizzato dai professori Carlo Mambriani (Università di Parma) e Gianfranco Fiaccadori (Università di Milano), con la segreteria scientifica di Alessandro Malinverni (Università di Milano), tale incontro di studio è promosso dalla Fondazione Cariparma e dal Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambiente, Territorio e Architettura dell’Università di Parma e posto sotto il patrocinio delle Ambasciate di Francia e Spagna.
Grazie alla generosa ospitalità dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), del Comune di Sala Baganza e della Provincia di Parma, studiosi e pubblico saranno accolti nelle suggestive cornici del palazzo nel Giardino Ducale di Parma, della rocca di Sala Baganza e della reggia di Colorno. Proprio queste furono infatti le residenze abitate da Luisa Elisabetta, dove architetti, artisti e intellettuali francesi tentarono di rivaleggiare con i fasti di Versailles.
I lavori del convegno si svolgeranno su tre sezioni, ovvero Le Corti, I Personaggi, Le Arti: studiosi italiani, francesi e spagnoli si confronteranno su temi storici, artistici e culturali, nel tentativo di approfondire la figura della prima duchessa del ramo parmense dei Borbone, abile diplomatica, tessitrice di rapporti dinastici e di matrimoni, in grado di trasformare una piccola corte in un sofisticato centro di cultura, e nel contempo inserirne l’azione politica e artistica nel panorama dei più ampi rapporti tra Parma e le diverse corti italiane ed europee.
Tale convegno sarà la conclusione scientifica delle celebrazioni per le ricorrenze borboniche (250° anniversario della morte di Luisa Elisabetta – dicembre 1759 e del matrimonio della figlia Isabella – settembre 1760) già avviate nello scorso dicembre con la presentazione di un ritratto postumo della duchessa opera di Nattier (proveniente da collezione privata) e, nell’aprile scorso, con la mostra Fuochi di gioia e lacrime d’argento. Apparati effimeri e memorie a stampa in onore di Luisa Elisabetta di Borbone, esposizione incentrata sulle macchine pirotecniche e le illuminazioni realizzate per nozze di Luisa Elisabetta a Parigi, sulle soste ufficiali durante i suoi numerosi viaggi, sul battesimo del figlio (fuochi di gioia) e sugli addobbi funebri per le sue esequie a Parigi, Parma, Piacenza e Guastalla (lacrime d’argento).
Numerosi, inoltre, sono stati i momenti di approfondimento: oltre alle conferenze che hanno accompagnato gli eventi espositivi, la visita a Parma tra 16 e 20 giugno dall’associazione culturale francese GHAMU (Groupe Histoire Architecture Mentalités Urbaines), composta da specialisti del Settecento europeo legati all’Università della Sorbona, ha permesso di rinsaldare i vincoli culturali tra Parma e Parigi e organizzare nuove prospettive di approfondimento.