
Per Europa Verde il risultato delle 1.392 firme regolarmente raccolte in difesa della Picasso Food Forest e per la pedonalizzazione del tratto adiacente di via Marconi sono un grande risultato di partecipazione.
La petizione è rivolta alla Giunta e al Consiglio, per cui il gruppo consiliare Europa Verde – Verdi – Possibile chiederà che la discussione del documento approdi effettivamente in Consiglio comunale, organo che ha competenze specifiche su decisioni che riguardano la pedonalizzazione, fra cui l’approvazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile.
La richiesta dei cittadini, che hanno raccolto l’invito di Parma Sostenibile, che tramite il progetto Fruttorti di Parma gestisce l’area verde pubblica a favore della collettività grazie ad una collaborazione col Comune, è di trasformare l’area in uno spazio più sicuro, vivibile e sostenibile per la comunità. La pedonalizzazione di quel tratto di via Marconi darebbe maggiore sicurezza a pedoni, ciclisti, scolaresche e visitatori della Picasso Food Forest, ridurrebbe l’inquinamento atmosferico e acustico, contribuendo a un ambiente più salubre, vivibile e attrattivo, migliorerebbe la qualità della vita, favorendo la socialità, la coesione comunitaria e la fruibilità dello spazio urbano e un ambiente più ospitale alle persone.
Centrale alla richiesta dei cittadini è un’alternativa alla mobilità dell’area che non comporti l’enorme rotatoria prevista, la quale andrebbe ad impattare in modo diretto l’area della Picasso Food Forest, dichiarata dall’amministrazione stessa, Bene Comune Urbano nel 2021.
Europa Verde intende anche verificare se l’Amministrazione comunale ha adottato tutti i provvedimenti in suo potere per contrastare l’intervento urbanistico di via Marconi, che determinerebbe la perdita di una porzione della Picasso Food Forest, la perdita di suolo agricolo e ha già causato l’abbattimento di numerosi alberi. Infatti, se da un lato la Giunta dichiara che la realizzazione della nuova area residenziale non costituisce una propria iniziativa, bensì si inserisce in una pianificazione ereditata da precedenti amministrazioni, la stessa Amministrazione ha già concesso più proroghe alla presentazione dei documenti da parte degli attuatori, all’interno di una procedura la cui correttezza resta da verificare. A tale scopo Europa Verde ha presentato una specifica interrogazione.