Caro amico,
Caro Pietro,
Caro ex sindaco,
non lasciarti incantare dalle roboanti sirene dei falsi amici e dalle quotidiane pressioni dei momentanei fans che ti chiedono di candidarti o non ascoltare le illusorie speranze che hai legittimamente nel cuore per un fallace tentativo di rivivere una pagina che si è chiusa oltre dieci anni fa.
La città, che tu hai servito e che ami, ha bisogno di facce nuove che possano imprimere il tanto agognato scatto progettuale che è atteso da troppo tempo.
Siamo all’ultima fermata di un rilancio della città dopo di che l’oblio definitivo calerà all’ombra della Steccata.
Non ti mischiare alla sequela di candidati caratterizzati da una becera autoreferenzialità e da un frenetico orgasmo di vane ambizioni e sogni impossibili che sono motivati solamente dalla congenita nostalgia di un periodo che fu e che non ritornerà mai più.
La gente è stanca e nauseata da partiti di centro-sinistra e centro-destra che sono in mani a pseudo statisti e a dirigenti arroganti e presuntuosi che sarebbero certamente più utili nella manutenzione della tangenziale.
Unisciti a Parma Sovrana che si richiama al Ducato e alla sua grandezza che fecero di Parma una Capitale Europea invidiata da tutti.
Salvatore Occhiuto, Presidente di Parma Sovrana