Genoa – Parma 2-0

SMA MODENA
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15/04/2015

Il Parma, dopo tre risultati utili consecutivi, allo stadio Luigi Ferraris (Marassi) di Genova ha perso (2-0) il recupero della sesta giornata di Serie A contro il Genoa.
La squadra Crociata, poco intraprendente nel primo tempo, quando è passata in svantaggio già al 13’ (in gol Falque con un guizzo vincente di prima, servito da Borriello, penetrato in area dopo una splendida azione di dalla destra), ha provato a reagire nella ripresa senza, però, concretizzare alcuni suoi tentativi di recupero. Quello più pericoloso è capitato sui piedi di Silvestre Varela al 65’, parato in extremis dal portiere rossoblu Lamanna.
Proprio nel loro miglior momento i ragazzi di mister Roberto Donadoni hanno patito il raddoppio al 75’ ad opera di Pavoletti, assistito da un’incursione centrale di Perotti, con un preciso rasoterra.
Da segnalare l’ottima prestazione tra i pali di Antonio Mirante, che in due occasioni si è opposto miracolosamente alle avanzate dei Grifoni (al 49’ su un destro a giro di Perotti e al 73’ su Kucka).
Il Parma Fc ora è atteso al riscatto in un’altra gara in trasferta. Domenica 19 aprile, nel pomeriggio (ore 15), a Empoli per la 31° giornata di campionato.

Il tabellino

GENOA CFC – PARMA FC 2-0 (13’pt Falque, 30’st Pavoletti)

GENOA CFC: Lamanna, Tambè (15’st Kucka), De Maio, Burdisso (Cap.), Perotti, Roncaglia, Bergdich, Borriello (16’pt Pavoletti), Falque, Rincon, Bertolacci (V.Cap.) (36’st Mandragora).
A disposizione: Perin, Sommariva, Izzo, Niang, Lestienne, Edenilson, Laxalt.
All.: Gasperini

PARMA FC: Mirante, Lila (34’st Mauri), Ghezzal, Lucarelli (Cap.), Belfodil, Gobbi (V.Cap.), Lodi (18’st Jorquera), Nocerino, Varela, Santacroce (6’st Cassani), Feddal.
A disposizione: Bajza, Iacobucci, Costa, Palladino, Taider, Mariga, Erlic, Esposito, Coda.
All.: Donadoni

Arbitro: Claudio Gavillucci di Latina. Assistenti: Tonolini e Vivenzi. IV ufficiale: Paganessi. Addizionali: Mazzoleni e Pairetto.
Note – Calci d’angolo: 6-2. Ammoniti: Lila (19’pt), Roncaglia (44’pt), Belfodil (9’st), Falque (17’st), Nocerino (25’st), Jorquera (34’st), Lucarelli (38’st). Recupero: 2’pt, 4’st. Spettatori: 16.502 abbonati (170.781 Euro) + 1.066 paganti (20.155 Euro).

Parma – Genoa: 1-1

SMA MODENA
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23/03/2014

Parma-Genoa 1-1 (20′ Cofie, 31′ Schelotto)

PARMA: Mirante, Cassani, Paletta, Lucarelli, Gobbi, Acquah, Munari (24’st Obi), Parolo, Schelotto (24’st Biabiany), Amauri, Cassano (36’st Palladino) (Bajza, Pavarini, Felipe, Rossini, Molinaro, Sall, Jankovic, Nyantakyi, Galloppa, Cerri). All. Donadoni

GENOA: Perin, De Maio, Burdisso, Marchese, Motta, Cofie, Matuzalem (15’pt Bertolacci), Antonelli, Konate (16’st Fetfatzidis), Calaiò, De Ceglie (34’st Gilardino) (Bizzarri, Albertoni, Gamberini, Portanova, Cabral, Centurion, Sculli). All. Gasperini

ARBITRO: Tommasi di Bassano del Grappa
Note – Corner: 4-6. Ammoniti: Munari, Lucarelli, Konate, Burdisso e De Maio. Recupero: 2’pt, 4’st. Spettatori: 12.678 per un incasso di 100.236,86 Euro.

Lo stadio Ennio Tardini ha avvolto il pareggio per 1 a 1 colto dal Parma nell’anticipo dell’ora di pranzo contro il Genoa con un lungo applauso finale a mister Roberto Donadoni e ai suoi ragazzi, che con questo risultato hanno allungato a diciassette partite senza sconfitte la loro magica serie di prestazioni, mantenendosi nella zona altissima della classifica, raggiungendo quota 47 punti.
Il tecnico crociato ha sopperito alle assenze forzate dei centrocampisti Marco Marchionni (squalificato) e Walter Gargano (infortunato), inserendo Gianni Munari dal primo minuto e continuando a dar fiducia ad Afriyie Acquah, il quale è stato uno dei migliori in campo, mentre ha lasciato a riposo Jonathan Biabiany, proposto nel finale di gara, affidando la fascia destra offensiva a Ezequiel Schelotto.
L’ennesima scelta di Donadoni rivelatasi indovinata per la propulsione apportata della veloce ala destra italo-argentina, che è stato l’autore del gol del Parma, una decina di minuti dopo l’inaspettato vantaggio genoano, segnato, al 20’, da Isaac Cofie in diagonale sulla destra.
El Galgo Schelotto era lì, al 31’, pronto e lesto, nell’area del Grifone rossoblu, a intercettare con il suo sinistro secco e perentorio, la palla toccata da Marco Parolo, che aveva raccolto la sfera colpita da capitan Alessandro Lucarelli su una punizione tagliata lunga dalla destra da Antonio Cassano.
E’ stato il colpo che ha ricondotto la gara sui binari voluti, pur non conquistando la vittoria, cercata insistentemente e per poco sfiorata.
Con i bellissimi tiri dalla distanza di Parolo (38’) e di Munari (49’), finiti di poco fuori dallo specchio della porta del Genoa. Negata dagli interventi miracolosi del portiere ospite Mattia Perin su un colpo di testa di Amauri (84’) e sul tentativo ravvicinato nei minuti di recupero (91’) di Raffaele Palladino.
Pazienza, va bene anche così. Come ha accettato con il suo lungo e fragoroso applauso il Tardini, in linea con l’invito dell’appassionante Curva Nord, che con uno striscione aveva invitato già dal riscaldamento:”Ci sono anni in cui gioire, altri in cui soffrire, oggi più che mai tutti in piedi ad applaudire !!!”.

Genoa – Parma 1-0

SMA MODENA
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30/10/2013
h.22.30

La sponda rossoblu dello stadio Marassi di Genova é rimasta ancora un tabù per il Parma, che qui non vince da diciannove anni, stasera sconfitto, nella decima giornata di campionato, in una partita ben giocata dalla squadra crociata, di nuovo vittima di una decisione arbitrale molto dubbia (il gol annullato sull’1-0 a Djamel Mesbah era regolare).
Mister Roberto Donadoni, in questo turno infrasettimanale, oltre a dover fare a meno in difesa dello squalificato Alessandro Lucarelli, sostituito da Yohan Benalouane, ha concesso un turno di riposo a Massimo Gobbi, rimpiazzato da Mesbah sulla corsia di sinistra, mentre sulla fascia parallela, dall’altra parte del campo, ha fatto correre Aleandro Rosi.
Al centro della mediana ha tessuto le trame Jaime Valdes in luogo di Marco Marchionni. Sul fronte offensivo al fianco di Antonio Cassano, che ha stretto al braccio la fascia di capitan Lucarelli, Amauri ha concesso il suo spazio a Raffaele Palladino.
Pronti via e, al 1’, è stato subito fischiato un calcio di rigore contro il Parma, per l’atterramento di Fetzazidis a opera di Benalouane. Con Gilardino dal dischetto, il portiere crociato Antonio Mirante ha confermato le sue doti sui penalty, parando il tiro dagli undici metri della punta rossoblu.
Da lì, da quest’inaspettato istante iniziale, è emersa la formazione crociata, che ha disteso il proprio canovaccio sul terreno di gioco con autorità e intensità, creando tre chiare occasioni da gol non concretizzate per pochissimo.
Prima, al 5’, con Mesbah incuneatosi in una disattenzione difensiva dei padroni di casa. Quindi, al 17’, con un diagonale a mezz’altezza di Palladino, che dopo uno scambio con Marco Parolo, è finito fuori di un niente. Poi, al 28’, con un tiro trasversale di Parolo, liberato da un ubriacante gioco di gambe di FantAntonio, finito a lato ancora per un soffio.
Lo 0-0 con cui si è chiuso il primo tempo non è stato lo specchio di quanto espresso dalla partita. Medesima dicotomia si è perpetrata nella ripresa, con il Genoa passato in vantaggio, in apertura, al 56’, grazie a un bel colpo di testa di Gilardino, che ha girato un cross di testa dalla destra di Biondini, immediatamente recuperato dal Parma, al 57’, con una rete regolare di Mesbah, servito da Parolo, purtroppo ingiustamente annullata per un fuorigioco inesistente segnalato all’arbitro Russo da uno dei suoi assistenti.
Ai crociati non è bastato attaccare a testa bassa sino al termine (nell’ultima fase dell’incontro hanno giocato in avanti con il quartetto Biabiany-Amauri-Cassano-Sansone) per rimediare un esito che non meritavano assolutamente.

Genoa-Parma 1-0 (11’st Gilardino)

GENOA (4-3-3): Perin; Antonini, Portanova (cap), Manfredini, Fetzazidis (15’st Marchese); Biondini, Bertolacci, Matzualem; Vrsaljko (20’pt Centurion), Gilardino (vc), Antonelli (32’st Kucka).
All.: Gasperini. A disp.: Donnarumma, Bizzarri; Sampirisi, De Maio, Stoian, Cofie, Sturaro, Konate.

PARMA (3-5-2): Mirante (vc); Cassani, Felipe, Benalouane; Rosi (22’st Biabiany), Gargano, Valdes (32’st Amauri), Parolo, Mesbah; Cassano (cap), Palladino (22’st Sansone).
All.: Donadoni. A disp.: Bajza, Coric; Gobbi, Obi, Mendes, Munari, Koné, Acquah, Marchionni.

ARBITRO: RUSSO (Nola)
Note – Calci d’angolo: 3-3. Ammoniti Benalouane, Mesbah, Manfredini, Antonelli e Antonini. Recupero: 2’pt, 4’st. Al 1’pt calcio di rigore del Genoa tirato da Gilardino e parato da Mirante.

Parma – Genoa 0-0

SMA MODENA
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09/02/2013

Parma-Genoa 0-0.

Parma (3-5-2): Pavarini 6.5, Benalouane 5.5 (16′ st Coda sv), Paletta 6, Lucarelli 5.5, Biabiany 6, Mariga sv (7′ pt Ninis 5.5), Valdes 5.5, Parolo 6, Gobbi 5.5 (33′ st Mesbah sv), Belfodil 6, Amauri 6. (91 Bajza, 97 Anacoura, 2 Ampuero, 3 MacEachen, 19 Boniperti, 14 Strasser, 4 Morrone, 17 Palladino, 21 Sansone). All.Donadoni 5.5.

Sampdoria (3-5-2): Frey 6, Granqvist 6, Portanova 6, Manfredini 6, Pisano 6, Kucka 6, Matuzalem 5.5, Rigoni 6 (22’st Vargas 5.5), Antonelli 6, Bertolacci 6.5 (43’st Olivera sv), Borriello 6 (39’st Immobile sv). (30 Tzorvas, 63 Stillo, 3 Bovo, 26 Cassani, 24 Moretti, 4 Ferronetti). All.Ballardini 6.

Arbitro: Peruzzo di Schio 6.
Angoli: 9 a 3 per il Parma.
Recupero: 4′ e 4′.
Ammoniti: Benalouane e Antonelli per gioco scorretto, Valdes per proteste.
Spettatori: 11.201, di cui paganti 1.842, per un incasso di euro 96.593.
(ansa)

Il lunch match della ventiquattresima giornata di serie A, allo stadio ‘Ennio Tardini’, tra Parma e Genoa, è terminato con un pareggio senza reti. La squadra crociata ha tentato fino al novantesimo e oltre di ritornare alla vittoria davanti ai propri tifosi, che l’hanno sostenuta con costanza. Mister Roberto Donadoni, dovendo rinunciare fare all’infortunato Antonio Mirante e agli squalificati Aleandro Rosi e Marco Marchionni, ha schierato Nicola Pavarini tra i pali, protetto da una difesa a tre formata dal capitano Alessandro Lucarelli, da Gabriel Paletta e da Yohan Benalouane. Il centrocampo è stato inizialmente affidato da Jaime Valdes, Mc Donald Mariga e Marco Parolo. Sulle fasce hanno corso Massimo Gobbi a sinistra e Jonathan Biabiany a destra. In avanti Amauri è tornato a far coppia con Ishak Belfodil.
L’inizio di partita è stato, purtroppo, segnato dall’infortunio a Mariga, oggi al rientro da titolare, in seguito a un brutto contrasto con un avversario. Il centrocampista keniano è stato costretto ad abbandonare il terreno di gioco già al 6’, sostituito dal compagno Sotiris Ninis, che è andato a occupare la sua stessa posizione in campo. All’11’ Pavarini si è steso a deviare in angolo un bel colpo di testa dell’attaccante genoano Andrea Bertolacci. E’ stata l’unica azione ospite del primo tempo, perché, dopo poco, i gialloblu hanno cominciato a carburare, con gli affondi delle punte Belfodil e Amauri, innestate quasi sempre dal versante di destra.
Al 17’ Valdes ha tentato un tiro da fuori area che terminato a lato. Al 18’ Amauri, vinto un contrasto a centrocampo, ha provato l’affondo. Con forza è entrato in area, provando un bel diagonale, ma non ha trovato lo specchio della porta. Trascorsi dieci minuti è stato sempre lui a giungere nel cuore della retroguardia del Genoa, ben lanciato da Ninis. Ha tentato il dialogo con Belfodil, che è stato anticipato di poco. L’azione, partita da un recupero di Valdes al limite della propria area è stata bella e lineare. Al 36’ la replica con un cross ben pennellato da Biabiany per la testa di Belfodil, che ha girato la palla verso il palo opposto della porta genoana con sospetta deviazione sul fondo con la mano di Frey.
Nella ripresa il Parma, nei primi quindici minuti, ha sofferto i rossoblù, che in avvio, al 47’, hanno colpito in pieno la traversa con Bertolacci che al 59’ centrava anche il palo con un diagonale deviato da un difensore gialloblù. La squadra crociata, con il cambio in difesa Coda per Benalouane, ha, poi, ripreso la ricerca del successo. Al 64’ l’ex Sebastien Frey ha negato con un prodigioso intervento la rete ad Amauri, in quella che è stata la nostra occasione più importante in tutta la gara. La punta, dentro all’area, ha controllato il pallone, si è girata al volo, ha sparato con potenza a colpo sicuro, ma sulla sua strada ha trovato l’estremo difensore rossoblu. 3 minuti dopo, al 67’, il Parma ha avuto un’altra nitida opportunità per passare in vantaggio. Su punizione ben tagliata da sinistra da Ninis, Parolo ha spizzato di testa verso l’area piccola e per un soffio Belfodil non ha raccolto a portiere battuto. Un minuto dopo, un tentativo dal limite dell’attaccante algerino è stato deviato in angolo.
Al 72’ Ninis ha confezionato un invitante cross per Biabiany, che non è riuscito però a intercettare. Stessa sorte, nell’azione successiva, è capitata a un traversone di Belfodil diretto ad Amauri. L’ultima ficcante possibilità della squadra crociata, che nel finale ha inserito sulla sinistra Djamel Mesbah al posto di Massimo Gobbi, è stato un gran tiro di Biabiany all’81’ deviato dalla difesa genoana. Il Parma, incitato dal pubblico del ‘Tardini’, ha continuato a provarci invano e ha chiuso la partita in avanti.
Il pari alla fine smuove la classifica conquistando un punto che fa morale e che porta il gruppo di mister Donadoni a 32 punti in vista del big match con il Milan, in programma venerdì alle 20.45 a San Siro.

“Con il Genoa voglio un Parma combattivo”

SMA MODENA
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09/02/2013
h.14.00

Quando inizia la conferenza di mister Donadoni, alle 10.30 circa, la squadra ha da poco terminato “il pranzo” nella club house gialloblu.
“Nulla di speciale – commenta l’allenatore – stiamo preparando anche in termini logistici la performance di domani. Considerate ormai le volte che abbiamo giocato alle 12.30 non vedo grossa difficoltà per l’orario e poi in fondo, in tal senso, si combatte sempre ad armi pari. Aggiungerei che vista la stagione a quell’ora si gioca con temperature che possono dare un aiuto in più. Chiaramente è un fattore che dobbiamo utilizzare a nostro favore piuttosto che a nostro sfavore”.
Sul Genoa, che arriva al Tardini reduce dalla vittoria sulla Lazio: “Troviamo un avversario affamato di punti, che ha rinnovato molto la sua rosa e noi vogliamo cogliere un risultato positivo che sia anche però abbinato ad una prestazione di spessore”.
Nulla viene svelato sulla probabile formazione: “Ho ancora qualche dubbio, ma l’importante per noi – sottolinea mister Donadoni – è entrare in campo con uno spirito combattivo. Dobbiamo ritrovare concentrazione e atteggiamenti che abbiamo un po’ perso ultimamente e la cui mancanza si è rivelata determinante. Oltretutto incontriamo il Genoa che è una squadra molto compatta, chiusa e abile a sfrutta ripartenze e gioco aereo. Noi dovremo essere bravi a stare corti e a non concedere loro palle tra le linee e occasioni per ripartire con i giocatori più veloci”.
Oltre all’arrivo di Ballardini ci sono stati anche diversi nuovi inserimenti. “Questo cambia meccanismi tecnici oltre che mentali. Il Genoa ha bisogno di “far classifica” e una reazione, al di là del cambio in panchina, ci deve essere per forza se si vuole risalire la china. Quindi aspettiamo una squadra molto compatta, determinata, attenta, votata al sacrificio. Per noi quella di domani è una tappa, al di la della prestazione di Firenze, che ha un risvolto importante visto che veniamo da due sconfitte. Non si deve però commettere l’errore di pensare a tutti i costi ai tre punti, la cosa fondamentale è pensare alla prestazione. Dobbiamo avere la pazienza giusta, essere bravi anche nel muoverci senza palla e a proporci continuamente in chiave offensiva con tutta la squadra”.
Il Parma non avrà gli squalificati Marchionni e Rosi. Tra i pali mancherà Mirante operato in settimana per una lesione al menisco mediale, Santacroce riprenderà ad allenarsi con il gruppo solo alla rifinitura di oggi. Quali sono allora le alternative agli assenti e le condizioni di chi sta recuperando? “Mariga è a buon punto, non è al top. E’ un giocatore comunque su cui faccio affidamento. Ninis ha lavorato bene, è un’alternativa, ma nell’ultima seduta voglio valutare bene le condizioni di tutti perché non voglio trovarmi poi a fare cambi obbligati. Dal punto di vista tattico non ho particolari problemi in virtù di chi può giocare, ho elementi duttili in grado di fare entrambi i moduli che abbiamo utilizzato più spesso”.
Nella sfortuna che il Parma ha avuto dal punto di vista degli infortuni c’è anche una nota lieta, il ritorno al lavoro sul campo di Daniele Galloppa: “Sì – spiega l’allenatore crociato – è tornato ad allenarsi con il gruppo, ha grande volontà. Ci sono però tempi fisiologici, ci vuole la giusta cautela e bisogna tenerlo un po’ a freno. Accelerare un suo recupero sarebbe da pazzi viste le conseguenze che potrebbero esserci. Comunque nel giro di un mese credo che potrà allenarsi con la squadra al 100%. Per quel che riguarda invece Antonio, ha avuto un intervento meno invasivo del previsto e penso che tra due-tre settimane possa essere a disposizione. Relativamente alla partita c’è Pavarini che quando è stato chiamato in causa ha sempre risposto in modo positivo ma anche Bajza che secondo me ha grandi capacità e credo davvero potrebbe essere il futuro del Parma”.