Ubaldi (ChiAma Parma): “Raccolta rifiuti porta a porta inadeguata, Parma una delle poche città che la difende”

La consigliera comunale denuncia disagi e inefficienze del sistema e invita l’amministrazione a soluzioni più moderne e funzionali

di Tatiana Cogo

Dopo l’ennesimo sciopero dei lavoratori di Iren, che oggi ha penalizzato il servizio della raccolta rifiuti, Maria Federica Ubaldi, capogruppo di Civiltà Parmigiana in consiglio comunale, interviene sul sistema di raccolta ‘porta a porta’ sottolineandone l’inefficienza e i continui disagi che vengono registrati dai cittadini.

“Da anni i cittadini chiedono all’amministrazione un cambio nel sistema di raccolta dei rifiuti. Il solo ‘porta a porta’ è ormai un sistema impraticabile, oneroso, scarsamente igienico e che impone un elevato utilizzo di mezzi e mano d’opera, oltre che creare disagi ai residenti – afferma Maria Federica Ubaldi”.

Promotrice del progetto civico ‘ChiAma Parma’, Ubaldi ricorda anche che in alcune zone della città, in particolare nel Centro Storico, sono in atto alcune proteste silenziose da parte dei cittadini che si trovano in situazioni di evidente difficoltà, in modo particolare nell’utilizzo dei bidoncini: gli anziani faticano a portarli su e giù per le scale, mentre nella maggior parte degli appartamenti – tipicamente molto piccoli – non c’è lo spazio per gestirli. “Il risultato è che le persone sono costrette a portare i rifiuti nelle EcoStation, queste sono spesso piene e i residenti si trovano obbligati a usare i cestini che dovrebbero essere adibiti ai piccoli rifiuti. Senza considerare – aggiunge – le problematiche legate alle condizioni igieniche e l’occupazione dei marciapiedi che pone seri problemi di accesso anche alle persone con disabilità”.

“Viene da domandarsi – prosegue Maria Federica Ubaldi – come mai l’amministrazione non veda certe problematiche che sono sotto gli occhi di tutti e che riguardano anche il decoro urbano e la cura della città. Sono diverse le città, anche a guida centrosinistra, che stanno superando questo sistema di raccolta, incentivando strategie più innovative e funzionali”.

Tra gli esempi citati la città di Mantova che ad inizio 2025 posizionerà nuovi cassonetti con tessere personalizzate con l’obiettivo, dichiarato dall’assessore, di ridurre costi e bollette. “Anche il sindaco di Modena – ricorda Ubaldi – ha recentemente dichiarato di aver dovuto stanziare risorse aggiuntive per contenere le ricadute negative. Chiediamo al sindaco Guerra e ai suoi assessori – conclude – di approcciarsi al tema della raccolta rifiuti con spirito critico, abbandonando le motivazioni ideologiche e agendo solo nell’esclusivo interesse dei cittadini, superando un sistema di raccolta che oggi è inadeguato, indecoroso ed obsoleto”.

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