Brandini (Azione Parma): “Salute mentale, serve un servizio pubblico e accessibile a tutti”

di Andrea Marsiletti

La capogruppo di Azione in Consiglio comunale, Serena Brandini, ha aderito alla campagna nazionale “Diritto a Stare Bene”, la proposta di legge di iniziativa popolare per l’istituzione in Italia di un Servizio nazionale di psicologia pubblico e gratuito. L’iniziativa, che ha già superato le 50.000 firme, è promossa dall’ente del terzo settore Pubblica e scade il 10 dicembre.

“Ho firmato con convinzione e invito tutti a firmare – dichiara Brandini –. La salute mentale è un diritto: occorre più consapevolezza e un servizio pubblico che si occupi anche di prevenzione soprattutto per i giovani”.

Brandini ha, inoltre, presentato una mozione in Consiglio comunale per impegnare il Sindaco e la Giunta a sostenere formalmente l’iniziativa e a promuovere la redazione di un report annuale sulla salute mentale a Parma che integri i dati sanitari e quelli sociali per monitorare il benessere dei cittadini in particolare quelli più giovani.

“Il benessere delle persone non può essere lasciato al caso – aggiunge Brandini –. Serve una rete diffusa di sostegno psicologico capace di intervenire nei contesti di vita quotidiana. Solo così potremo prevenire il disagio e ridurre fenomeni di esclusione e violenza sociale.”

Brandini ricorda anche il “Bonus psicologo” reso strutturale dal Governo, ma sottolinea che resta ancora insufficiente dato che i 9 milioni di euro stanziati per il 2025 rischiano di essersi già esauriti il 15 settembre, il primo giorno di presentazione delle domande.

Un servizio pubblico psicologico può inoltre avere ripercussioni positive sull’intero sistema sanitario nazionale e regionale. Brandini cita i dati dello studio pilota di giugno 2025 dell’Università di Roma Sapienza e UnoBravo: percorsi psicologici della durata minima di sei mesi hanno ridotto del 50% gli accessi al pronto soccorso, del 15% gli esami di laboratorio e del 10% le visite specialistiche negli over 35; oltre il 75% dei partecipanti ha dichiarato un miglioramento complessivo del proprio benessere, con riduzione di stress e ansia e un aumento del tono dell’umore. “Questi dati ci dicono – conclude Brandini – che investire nella salute mentale non è solo giusto, ma produce effetti concreti sulla salute generale dei cittadini e sull’efficienza del sistema sanitario. Prevenire significa anche ridurre la pressione su ospedali e pronto soccorso.”

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