
05/05/2015
E’ Massimo Gobbi, ex del Cagliari e ancora una volta con la fascia di capitano al braccio, a parlare per i crociati a fine gara: “Abbiamo fatto tutti penso una brutta partita. Abbiamo subito la voglia del Cagliari di salvarsi. Loro sono partiti subito forte e non siamo riusciti a controbattere soprattutto nel primo tempo”
Il verdetto della retrocessione matematica arrivato mercoledì ha pesato molto?
“Tutto quello che succede fuori dal campo non aiuta ma comunque sapevamo che la retrocessione sarebbe stata inevitabile. Certo quando ci sbatti la faccia un po’ la subisci, ma non è questa la causa fondamentale. Siamo entrati in campo male e abbiamo subito il Cagliari. Nella ripresa non volevamo subire ancora, ma fare un secondo tempo più dignitoso e cercare di segnare almeno un gol. A segnare non ci siamo riusciti e abbiamo preso un’altra rete, però c’è stata una reazione e sul piano del gioco è andata meglio.
Giovedì al ritorno dalla trasferta di Roma vi siete ritrovati al Tardini per firmare delle rinunce.. Può avere influito a livello mentale?
“Sono tutte cose extracalcio che non aiutano ma non è solo questa. Tutte le cose che sono capitate quest’anno.. A volte riesci a pensarci meno e fai una prestazione migliore, altre volte ci pensi di più, disperdi più energie e prepari nel peggiore dei modi le partite e il risultato lo si vede sul campo.
Sulla riduzione del debito:
“Non è ancora definito quanto saranno le rinunce. Se siamo qui è perchè siamo pronti a fare rinunce importanti. Il problema è che non dipende solo da noi ma anche dai tesserati che non sono in rosa e non sono disposti come noi a fare sacrifici per salvare la società. Speriamo che cambino idea. I legali di tutti stanno parlando con i curatori e come detto speriamo che si convincano a fare quel che siamo pronti a fare noi. Speriamo che da qui al 28 maggio arrivi qualcuno a comprare il Parma, è la sola notizia che aspettiamo e da qui alla fine del campionato vogliamo finire bene sul campo, non certo come stasera”.