
10/04/2015
h.13.10
Anche Anap Confartigianato (Associazione nazionale anziani e pensionati) di Parma aderisce all’edizione 2015 della ‘Giornata nazionale di predizione dell’Alzheimer’ che si svolgerà sabato 11 aprile, organizzata in collaborazione con il dipartimento di Scienze Geriatriche dell’Università La Sapienza di Roma, la Croce Rossa Italiana, Aima e l’Istituto De Ritis.
Anap assieme ad Ancos, guidate dai presidenti provinciali, rispettivamente Ero Luigi Gualerzi e Mirella Magnani, saranno presenti con uno gazebo in via Garibaldi, di fianco al Teatro Regio, dove distribuiranno dalle 9 alle 18, assieme agli associati dei due gruppi e ai volontari della Croce Rossa, i test predittivi della malattia.
All’interno dei gazebo, chi lo vorrà potrà compilare questionari con domande sulle proprie abitudini nutrizionali, su aspetti sociali e psicologici, ma anche semplicemente ricevere informazioni sulle forme di assistenza a chi è già affetto da Alzheimer o sui comportamenti più efficaci per prevenire la malattia. Malattia che nel nostro Paese colpisce circa 450 mila persone.
I questionari raccolti saranno poi inviati al Dipartimento di Scienze dell’invecchiamento dell’Università La Sapienza che collabora con noi in questo progetto scientifico, che li inserirà in un apposito data base grazie al quale sarà in grado di elaborare uno studio medico-statistico sui principali fattori di rischio che favoriscono l’insorgere dell’Alzheimer.
Oltre a promuovere la campagna “Senza ricordi non hai futuro non permettere all’Alzheimer di cancellare il tuo domani” Anap e Ancos di Confartigianato Persone concorrono a finanziare dottorati di ricerca al Dipartimento di Scienze dell’invecchiamento dell’Università La Sapienza.
L’Alzheimer
Il morbo di Alzheimer è un processo degenerativo e incurabile, che distrugge progressivamente le cellule cerebrali, rendendo a poco a poco l’individuo che ne è affetto incapace di una vita normale. La malattia è dovuta a una diffusa distruzione di neuroni, causata principalmente dalla beta-amiloide, una proteina che depositandosi tra i neuroni agisce come una sorta di collante, inglobando placche e grovigli “neurofibrillari”.
La malattia è accompagnata da una forte diminuzione di acetilcolina nel cervello, sostanza fondamentale per la memoria ma anche per le altre facoltà intellettive.
La conseguenza di queste modificazioni cerebrali è l’impossibilità per il neurone di trasmettere gli impulsi nervosi e quindi la morte. All’inizio i sintomi – qualche difficoltà a ricordare e la perdita delle capacità intellettive – possono essere così lievi da passare inosservati, sia all’interessato che ai familiari e agli amici.