
29/06/2013
h.14.00
Per Legacoop Parma, sono stati molteplici i motivi per ritrovarsi ieri al My Hotel con le 130 coop associate e fare il punto della situazione. Innanzitutto, il percorso di metà mandato del presidente Andrea Volta, al timone dell’organizzazione territoriale da marzo dell’anno scorso. 34 anni, presidente della cooperativa sociale di tipo B più grande di Parma, Emc2 onlus, Volta si è trovato al vertice di Legacoop Parma, in una congiuntura storica molto difficile, segnata da anni di crisi e profondo malcontento.
Nonostante questo, la forma cooperativa ha mostrato la sua resistenza, grazie alle sue specificità imprenditoriali, cioè maggiore equità, democrazia partecipativa ed equilibrio economico. Tuttavia anche le cooperative cominciano a soffrire per il perdurare e l’aggravarsi della catena di malessere, soprattutto in certi settori, e a causa di problemi irrisolti, come il cortocircuito del credito, i ritardi della PA, lo stallo politico.
La cooperazione è chiamata da più parti a tracciare una via esemplare, in cui le disuguaglianze sociali vanno superate e la sussidiarietà va praticata a favore della comunità e dei suoi bisogni, dai servizi alla salute, dal consumo alla green economy.
A testimonianza del fermento cooperativo in atto, al mattino è stata organizzata una sessione dedicata alle nuove cooperative iscritte a Legacoop negli ultimi 2 anni. Sono 18, e rappresentano un segnale positivo di ottimismo da parte di imprenditori che si uniscono con la determinazione di crearsi una professione. I settori delle nuove coop sono disparati: dalle cooperative di comunità finalizzate alla promozione territoriale alle cooperative di professionisti e consulenti, dalle cooperative di produzione alla cooperative sociali, dalle cooperative di servizi alle cooperative che commerciano prodotti di qualità.
A chiusura della giornata, si è tenuta una tavola rotonda in cui il professor Mario Mazzoleni ha stimolato la discussione sul tema “Legacoop, come si cambia?”, chiamando a rispondere Andrea Volta, presidente Legacoop Parma, Giuliano Poletti, presidente Legacoop nazionale e presidente Alleanza delle Cooperative Italiane, e Luca Bosi, presidente di Cmr Edile.
Le proposte vedono una convergenza sulla necessità di innovare e rinnovare a partire dalla stessa associazione alle prese con un processo di riorganizzazione territoriale in un’ottica di razionalizzazione ed ottimizzazione dei servizi.