Commercio, “no ai grandi progetti”

30/01/2014
h.15.30

A dicembre il piano investimenti del Comune di Parma per il 2014 ha messo in cantiere un complesso e costoso intervento per riqualificare borgo Romagnosi e portare in quella via parte del mercato settimanale. Contestualmente, più o meno nello stesso periodo, il sindaco Pizzarotti lanciava l’idea di rimuovere le vele che coprono piazza Ghiaia. Idea sulla quale, si detto per inciso, in Consiglio comunale, a seguito di una mia interrogazione, si è fatto ampiamente marcia indietro. È di questi giorni invece la notizia della proroga del bando per accedere ai contributi stanziati dall’Amministrazione comunale per aprire nuove attività commerciali nel comparto via Bixio – Imbriani. 200mila euro che avrebbero dovuto finanziare a fondo perduto una ventina di nuove attività e che invece sono stati pressoché ignorati.
Ecco l’impressione guardando a queste tre notizie è che la giunta 5 stelle non abbia capito fondamentalmente che la crisi ha modificato profondamente il settore del commercio, in special modo quello del centro storico. Fare grandi riqualificazioni e distribuire piccoli contributi a pioggia era qualcosa che poteva andare bene fino al 2009 al massimo, ma oggi, temo, serve altro. Servono trasporti, parcheggi, idee e contenuti; non cantieri, iniziative spot e i famigerati Scec.
Tanto per fare un esempio, in questo momento credo avrebbe ricadute più positive l’apertura dei varchi intorno alle 18.30, in modo da consentire lo shopping del dopo ufficio, che non il collegamento di borgo Romagnosi con Piazza Ghiaia. Potrebbe avere effetti più benefici un ripensamento dei collegamenti autobus da e per il centro storico che non 10mila euro una tantum per avviare un’attività in una zona in cui i negozi hanno ormai abbassato le saracinesche da tempo.
Insomma occorre mettere sul tavolo una maggiore capacità di ascolto delle problematiche che vivono gli esercizi commerciali del centro storico e utilizzare le risorse disponibili sostenere in primo luogo l’accessibilità al centro storico e la sicurezza, due elementi senza i quali i nostri esercenti temo rimarranno sempre più isolati e in difficoltà.
Le grandi riqualificazioni, così come i finanziamenti a pioggia, teniamole per il futuro, quando l’economia reale avrà ripreso a marciare e, forse, potremo tornare a pensare in grande. Adesso è il momento di fare l’indispensabile e, soprattutto, l’efficace, con buona pace di chi dentro la Giunta vorrebbe poter presentare progetti altisonanti e da prime pagine sui giornali.

Roberto Ghiretti
Parma Unita

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