
27/10/2014
Ai fini dell‘inchiesta promossa da ParmaDaily per dare un contributo all’informazione e all’individuazione delle responsabilità nell’alluvione di Parma del 13 ottobre 2014 che ha causato, nella sola città, danni per oltre 100 milioni di euro, nei giorni scorsi abbiamo inviato formali lettere agli Enti pubblici coinvolti a vario titolo nella gestione del Baganza, richiedendo loro risposte scritte.
In particolare, al momento, abbiamo scritto a:
– Servizio Tecnico di Bacini affluenti del Po
– Agenzia regionale della Protezione civile Emilia Romagna
– Assessore regionale alla Protezione Civile Paola Gazzolo
– Assessore comunale di Parma Michele Alinovi
– AIPO (Agenzia Interregionale per il fiume Po)
– Autorità di Bacino del fiume Po
(leggi i testi delle lettere inviate!)
In attesa delle risposte (o delle mancate risposte), è utile per i cittadini fare chiarezza sui vari Enti pubblici che sono coinvolti nell’alluvione: chi sono, chi li amministra, cosa fanno, quanto costano?
Partiamo da Aipo, l’Agenzia Interregionale per il fiume Po, istituita nel 2003 dalle Regioni Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto che raccoglie l’eredità del disciolto Magistrato per il Po. Cura la gestione del reticolo idrografico del Po, occupandosi, essenzialmente, di sicurezza idraulica, di demanio idrico e di navigazione fluviale.
Aipo “realizza e mantiene opere pubbliche” per la messa in sicurezza del fiume e “gestisce gli eventi estremi, partecipando alla previsione e al monitoraggio dei medesimi nonché – per quanto possibile – intervenendo a fronteggiare situazioni di criticità e di rischio”.
Tra le tanti sedi in cui è dislocato, quella centrale è a Parma.
Per quanto riguarda il Baganza, l’Aipo ha la competenza del tratto di 0,57 km dal Ponte di via Po alla confluenza con il torrente Parma.
Purtroppo il sito di Aipo non rispetta la normativa della trasparenza obbligatoria (Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n.33) e, tra le tante infrazioni della suddetta legge, non pubblica i membri dei Governo dell’Ente (vedi pagina vuota). Da altri documenti abbiamo ricavato l’informazione che il Comitato di indirizzo è composto dai quattro assessori regionali di competenza.
Il tema di quanto costano questi Enti è rilevante, dal momento che è stato detto che la cassa di espansione del Baganza non è stata realizzata per mancanza di risorse.
Facendo riferimento agli ultimi dati forniti da Aipo riferiti al 2013, spicca il compenso di 273.966 euro all’anno per il direttore generale (Luigi Fortunato, nella foto, sostituito nel luglio 2014) che si va a sommare agli stipendi di altri 10 dirigenti ai quali sono stati riconosciuti 1.077.986 euro (vedi tabella dirigenti e personale).
Si evidenzia, inoltre, la particolarità che nel 2012 cinque dirigenti avevano ricevuto un compenso variabile (premi per risultati) superiore alla parte fissa (compenso per ruolo). Non sono disponibile sul sito le medesime informazioni riferite al 2013.
Le spese spese di personale di questo Ente sono molto elevate, pari a 14.850.000 euro nel 2013, per un totale di 297 dipendenti, per la stragrande maggioranza utilizzata negli uffici e non lungo gli argini a fare monitoraggio.
Andrea Marsiletti
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INCHIESTA PARMADAILY.IT – ALLUVIONE PARMA 2014
Uccideteli tutti! Dio riconoscerà i suoi
Ritardi allerta alluvione di Parma: di chi è la colpa?