I Boys in corteo davanti al Tardini “chiuso per rapina”

SMA MODENA

22/02/2015

Sono stati più di 1000 i tifosi del Parma che hanno sfilato in corteo sotto la pioggia davanti al Tardini per protestare contro la situazione surreale e grottesca che sta vivendo il Parma Calcio, vicinissimo al fallimento. L’iniziativa è stata promossa dai Boys.
All’ingresso dello Stadio sono stati affissi cartelloni con scritto “Chiuso per rapina”.
Duri cori contro Ghirardi, Leonardi e Manenti.
Davanti a casa di Leonardi qualcuno fa il gesto delle manette.
In corteo anche Sandro Melli, il sindaco Pizzarotti e l’assessore Marani. (foto: Parma Calcio Amore Infinito)
Pizzarotti ha dichiarato a Sky: “Manenti? Dovevo incontrarlo stasera per iniziare a guardare i conti e vedere le possibili soluzioni ma è stato impossibilitato e abbiamo ripianificato l’incontro per martedì in Comune assieme ad assessori e tecnici. Ma è una situazione non recuperabile, non c’è credibilità e non c’è voglia di presidenti di questo tipo. O chi mette i soldi si dichiara, o lascia il passo e si portano i libri in tribunale, o si permette di far entrare persone credibili e solvibili. Manenti si presenterà martedì? Da quello che leggo, sembra che non torni. Vediamo, altrimenti credo che la sua credibilità sarà del tutto finita”.
Ieri i Boys avevano diffuso questo comunicato stampa illustrando il significato dell’iniziativa: “Con il presente comunicato vorremmo invitare tutti i tifosi del Parma Calcio, a recarsi domenica allo stadio Tardini, indipendentemente dal fatto che questa partita si giochi o no e che sia a porte chiuse o aperte.
La situazione sta degenerando in maniera esponenziale, esiste la possibilità concreta che per noi il campionato possa finire domenica prossima, in quanto la situazione d’inadempienza economica potrebbe ripetersi in occasione della gare rimanenti da qui a fine campionato.
Vorremmo dare un segnale forte al mondo del calcio, a quel mondo che doveva monitorare la stabilità economica del nostro Club e che ha permesso che tutto ciò accadesse, girandoci le spalle in questo momento delicato.
In caso di gara a porte chiuse, vorremmo manifestare il nostro disappunto, in quanto i primi a pagare a caro prezzo questa situazione, in modo diretto, sono i tifosi, che si vedono togliere la possibilità di vedere la propria squadra dal vivo.
Al contrario vorremmo dare l’ennesima dimostrazione d’amore verso la nostra squadra, tifare e sostenerla come abbiamo sempre fatto, e ricordare a tutti quelli che sono i veri colpevoli, quelli che devono pagare: Ghirardi e Leonardi.
Ora si tratta di alzare la voce, di far quadrato tutti insieme, giocatori, dipendenti, tifosi, giornalisti e istituzioni locali, dobbiamo dimostrare di essere una vera comunità e da qua a fine campionato le occasioni per concretizzare questo concetto non mancheranno di certo!”.

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