
20/02/2015
ACCADDE OGGI: “Noi vogliamo cantare l’amor del pericolo, l’abitudine all’energia e alla temerità…”
Con queste parole esordiva il Manifesto del Futurismo che Filippo Tommaso Marinetti pubblicava il 20 febbraio 1909 sulle pagine del giornale francese Le Figaro.
Da subito il movimento futurista si pose come elemento di rottura con la tradizione del passato e improntato ad interpretare l’esigenza di modernità della società in rapida trasformazione e “assetata di novità” in tutti i campi del sapere e delle arti.
Il Futurismo, che oltre a Marinetti annovererà tra le sue fila artisti e intellettuali come Boccioni, Carrà, Balla, Prampolini, Palazzeschi e animati interventisti allo scoppio del primo conflitto mondiale, rappresenterà una delle più importanti avanguardie artistiche del XX secolo e l’ultimo significativo movimento culturale che l’Italia ha saputo offrire al mondo.
Alessandro Guardamagna