“Il problema non è l’immigrazione ma la chiusura delle frontiere”

SMA MODENA

02/10/2014

Intervista al parmigiano Cleophas Dioma (nella foto insieme all’ex ministro Cécile Kyenge e alla cantautrice Fiorella Mannoia) direttore artistico del Festival Ottobre Africano che per tutto il mese di ottobre organizzerà eventi a Parma, Roma, Milano, Torino, Varese, Reggio Emilia, Lecce, Crotone, Bari e Napoli (leggi la presentazione). Leggi il programma degli eventi.

Quali saranno le novità di questa edizione 2104 di “Ottobre africano”?
La prima novità è che l’Ottobre Africano non è più parmigiano ma italiano. Siamo in tante città italiane. Il festival è cresciuto in qualità ma anche in quantità (tante città, tanti eventi).

Quali sono i messaggi che volete lanciare ai parmigiani con questa manifestazione?
Il primo messaggio è che è possibile con la cultura creare l’incontro. Con la cultura possiamo superare i pregiudizi, abbattere le barriere. Con la cultura si può creare possibilità di partecipazione e di interazione tra gente di origine e di culture diverse.

Quale pensi sia il livello di integrazione degli stranieri nella città di Parma? Parma è una città accogliente?
La gente a Parma è sempre stata accogliente. Non mi piace molto la parola “integrazione”. Vorrei usare la parola “interazione”.
A Parma c’è poca interazione tra stranieri e italiani.

Cosa di più o di meglio si potrebbe fare per aumentare l’interazione a Parma?
Parlare con gli immigrati. Valorizzare quelli che ci mettono i gioco. Fare cultura, cultura con loro, cultura insieme a loro. Creare spazi di interazione tra le diverse Comunità che condividono la stessa città.

Cosa pensi dell’operazione “Mare Nostrum”?
Gia il fatto che la gente sia obbligata di prendere questi rischi per venire qui spiega come sia complessa la situazione. L’operazione Mare Nostrum ha di certo salvato tante vite. Ma il problema non è l’immigrazione ma la chiusura delle frontiere. Fino a quando le frontiere europee saranno chiuse ci saranno sempre persone che affronteranno la morte per venir qui. So che sto dicendo una cosa “allucinante” ma onestamente se qualcuno poteva prendere l’aereo, venire qui, passare una settimana di vacanza, conoscere il Paese e tornasene a casa sua senza tutti questi casini per visti e robe varie molti non sarebbero obbligati a fare questa follia.
Poi è chiaro che l’Italia e l’Europa hanno il dovere di prendersi carico di quelli che scappano dalle guerre.

Cosa pensi dell’impegno nel volontariato dei profughi ospitati a Parma promosso dall’assessore Rossi (leggi)?
Ho deciso di non commentare più le azioni di questa giunta.

Andrea Marsiletti