
29/06/2013
“A volte la domanda sorge spontanea: ma ci sono o ci fanno? E quel che è peggio è che il dubbio resta”.
Così Fabio Rainieri segretario nazionale della Lega Nord Emilia parte all’attacco del ministro Kyenge oggi a Collecchio, al parco Nevicati, per partecipare alla Festa Multiculturale.
“Fermo restando che come singolo cittadino il ministro può ovviamente andare dove meglio ritiene – attacca Rainieri -, quello che non si capisce è perché a spese degli italiani e quindi in veste di ministro partecipi alla festa della Multiculturatlità. Una festa fatta e voluta da chi non ha alcuna intenzione di rinunciare alla propria identità, tradizione e cultura per sposare quella italiana come invece chiede il ministro a gran voce. Chi oggi festeggia culture diverse e porta avanti fiero e orgoglioso la sua è l’esempio opposto di quegli immigrati che dipinge la Kyenge. Sono persone che di cittadinanza italiana non vogliono nemmeno sentire parlare…”.
“Ma ancora non è tutto: stupiscono e lasciano perplessi le parole del ministro Kyenge che, nel silenzio di Letta e di Giovannini, si auspica che si abolisca il reato di immigrazione clandestina e si aprano le porte a migliaia di migliaia di sconosciuti che, sempre secondo il ministro, dovrebbero essere aiutati a prendere il posto dei nostri anziani. E secondo il ministro e il governo che cosa dovremo fare degli anziani? Abbandonarli in un parco? Lasciarli seduti per giorni sulle panchine? Il ministro, sa o no che la disoccupazione giovanile ha raggiunto livelli record? E allora, lei che è un ministro della Repubblica e che tanto si sente italiana non pensa di dovere aiutare prima i nostri giovani? No – attacca Rainieri – la Kyenge preferisce i clandestini”.
“E ha anche il coraggio di dire che nel nostro Paese si vive una situazione di emergenza. Ma, cara ministro Kyenge, nessuno le ha detto che nel suo amato Congo, soldati della Repubblica e ribelli sono accusati dall’Onu di un’ondata di stupri senza precedenti ai danni di almeno 135 donne? Questa è una vera emergenza, la crisi è un’emergenza, la disoccupazione è un’emergenza. Il resto è solo propaganda”.
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30/06/2013
La faccia di bronzo dell’esponente leghista Ranieri riguardo alle dichiarazioni sull’inopportunità della presenza del Ministro Kyenge alla Festa multiculturale, per la spesa che la trasferta comporta e che peserebbe sulle nostre spalle lascia senza parole, per l’ipocrisia e il razzismo che trapelano.
Il perchè è già stato ampiamente descritto nel comunicato dei compagni del Pcl, che rammentano allo smemorato leghista alcuni episodi nefandi di spreco di soldi pubblici e di illegalità, portati avanti dal suo leader e chi per lui (figli compresi), tutti comportamenti che non si adattano a cittadini modello. Non si capisce dunque, da che pulpito arrivi la predica…
Detto questo, possiamo anche concordare sul fatto che vada sostituita la Legge sull’immigrazione, che ricordiamo porta oltre a quello di Fini, anche il nome di Bossi e che è la principale responsabile della clandestinità. Non basta però modificare l’attuale, occorre cancellarla completamente e ridisegnare un progetto di accoglienza che abbracci tutti i campi della società, a partire da quello culturale, che permetta, oltre che di creare un stato di cittadinanza per gli immigrati ed un riconoscimento della loro dignità, anche di evitare dichiarazioni razziste come quelle ascoltate dall’ex onorevole Ranieri.
La Federazione provinciale di Sel, esprime solidarietà al Ministro Kyenge, esortandola ad andare avanti nel suo percorso e a non lasciarsi intimidire da offese o dichiarazioni di dubbio gusto. Le ricordiamo inoltre che in tutte le battaglie che combatterà per la conquista di diritti, ci troverà al suo fianco.
Federica Barbacini
coordinatrice provinciale Sel Parma
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Egregio Rainieri,
con voi il dubbio invece non rimane nemmeno.
E’ da tempo che agli italiani il dubbio è stato tolto, sommerso dalle molte indagini e dalle molte prescrizioni, la sua compresa.
Sommerso dai soldini dei figli del vostro caro Umberto, dalle loro lauree.
Sommerso da un vostro concetto di Africa che ha un proprio epicentro in Tarzania.
Voi fate i moralisti? E a che titolo? Come osate, dopo tutto ciò che ha coinvolto il vostro partito, usare ancora l’espressione “a spese degli italiani”?
Il nostro popolo vi ha da tempo spiegato che sentirà sempre più concittadina il Ministro Cecile, che il consigliere Renzo. Non fosse altro per il fatto che della laurea della Kyenge siamo tutti assolutamente certi.
Le diremmo che la sua uscita ci ha fatto venire il latte alle gambe, ma sappiamo che l’espressione le riaprirebbe dolorose ferite… guardiamo avanti: è inutile piangere sul latte versato, Rainieri.
Farsi un serio esame di coscienza prima di aprire bocca pare non sia un vostro costume, ed anche questo toglie a tutti ogni dubbio. Contestualmente ci regala collettivamente l’opportunità di una bella risata.
Alla Ministro mandiamo la nostra solidarietà e vicinanza, sperando che altri soggetti politici abbiano la coerenza di fare altrettanto: se si lascia sola di fronte a taluni attacchi una signora come la Kyenge si è contestualmente collusi e correi.
Il Partito Comunista dei Lavoratori di Parma
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I commenti del Segretario Regionale della Lega Nord sono alquanto miseri.
Innanzitutto, immagino che non abbia mai partecipato a nessuna delle serate della Multiculturale, altrimenti si sarebbe accorto di quanto inappropriata la frase “Una festa fatta e voluta da chi non ha alcuna intenzione di rinunciare alla propria identità, tradizione e cultura per sposare quella italiana”: infatti, la Festa Multiculturale è un luogo di integrazione, dove per settimane intere le comunità straniere lavorano fianco a fianco tra loro e con cittadini italiani.
Il Partito Democratico di Collecchio collabora da anni all’allestimento della Festa insieme ai volontari ed è per questo che tutti i militanti del PD di Collecchio possono testimoniare come gli spazi della Festa siano spazi di integrazione e non di rifiuto dell’identità italiana.
In questo contesto, che capiamo essere incomprensibile per il Segretario della Lega Nord, si inquadra la partecipazione del Ministro Kyenge alla festa Multiculturale.
Esprimiamo quindi tutta la nostra vicinanza, stima e amicizia a Cecile Kyenge e la sosteniamo nel proseguimento del suo percorso, certi che non saranno intimidazioni di bassa “lega” a fermarla.
Elisa Amadasi
Segretario Partito Democratico Collecchio
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Un ringraziamento e parole di elogio, per nulla di circostanza, quelle spese dalla deputata Patrizia Maestri e dal senatore Giorgio Pagliari, all’indomani della visita a Parma del ministro Cecile Kyenge, ospite ieri della Festa Multiculturale di Collecchio. “Al ministro Kyenge va il nostro ringraziamento e il nostro plauso – affermano i due parlamentari – a lei va il nostro plauso per la grande sensibilità che anche in questa occasione ha dimostrato. Riteniamo la presenza del ministro un punto importante all’interno del percorso della Festa Multiculturale, una importante occasione di dibattito e confronto nella nostra provincia, impreziosita dalle parole spese dal ministro. Solidarietà, accoglienza, confronto ed incontro tra culture diverse sono per noi valori irrinunciabili, che devono essere alla base dell’azione politica. E proprio di questi valori il ministro Kyenge ha saputo farsi interprete”.
Il ministro Kyenge era giunto nella cittadina parmense per prendere parte all’evento di apertura della festa, la consegna dell’attestato di cittadini onorari a duecento bambini figli di migranti ma nati e residenti nel nostro territorio. “Una iniziativa simbolica ma importante – affermano ancora i parlamentari – Come importanti solo le parole spese dal ministro nel suo intervento. Ricordare l’importanza dell’integrazione come interazione e incontro tra culture diverse, nell’apertura e nel rispetto reciproco, è oggi più importante che mai”. Infine, i due parlamentari parmigiani hanno voluto esprimere la loro vicinanza e solidarietà al ministro, vittima ancora nei giorni scorsi di attacchi razzisti, portati avanti anche da importanti politici del nostro territorio. “Ci auguriamo che il ministro possa continuare a portare avanti il suo lavoro con serenità e tranquillità – affermano Pagliari e Maestri – A lei va la nostra stima e vicinanza, a lei va la nostra solidarietà per gli attacchi ricevuti nelle scorse settimane e ancora negli ultimi giorni. Attacchi inaccettabili per il loro carattere razzista, ma anche parole che qualificano in maniera fortemente negativa proprio le persone che le pronunciano. Quando non si hanno argomenti, si usano pregiudizi per attaccare l’avversario politico, quando c’è inciviltà, si attaccano le persone per il colore della loro pelle. Si tratta di atti indegni del nostro paese, di leader politici e di uomini che dovrebbero invece onorare le istituzioni di cui fanno o hanno fatto parte”.