
22/06/2015
h.22.00
La vicenda del fallimento Parma Calcio è ufficialmente arrivata al suo epilogo.
Con il passare dei mesi si sono susseguiti molti avvenimenti che possono aver indotto a distogliere l’attenzione sulla genesi del fallimento, che ha origini precise e responsabilità che speriamo vengano individuate con chiarezza.
Ciò che è successo dopo è stato effetto collaterale di un sistema in cui si sono rese evidenti alcune falle, che hanno forse permesso si arrivasse a situazioni drammaticamente surreali. Proprio a seguito della vicenda che ha coinvolto la nostra squadra, speriamo si arrivi a riforme che salvaguardino il mondo del calcio affinché un caso Parma non si ripeta più.
Occorre onestamente dare atto del grande impegno profuso da tutti, indistintamente, privati, enti, istituzioni, a cominciare dai curatori fallimentari per arrivare alle due cordate, che hanno investito risorse proprie nel mettere a punto un salvataggio della serie B che purtroppo si è rivelato una montagna troppo alta da scalare.
Il pensiero va soprattutto ai dipendenti della società e alle loro famiglie, ai fornitori, ai creditori, vittime incolpevoli ed esempio di quella dignità che ci ha permesso di vivere questi mesi nel rispetto di tutto il mondo sportivo. Un grande plauso in questo momento particolare va ai tifosi, che hanno dimostrato all’Italia intera di saper interpretare un calcio con valori positivi di cui tutti possiamo andare fieri.
Ora si apre una nuova pagina, che dobbiamo tutti impegnarci a scrivere per riportare a Parma un calcio pulito, virtuoso, che sia patrimonio vero di un’intera comunità.
Giovanni Marani
assessore allo sport del Comune di Parma
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Fallimento Parma Fc, l’intervento di Maestri (Pd): “Molto delusa, ora si pensi al futuro dei dipendenti”
“La notizia ufficiale del fallimento del Parma FC, dopo il ritiro dei due possibili acquirenti, lascia veramente l’amaro in bocca”. La deputata parmigiana del Partito democratico, Patrizia Maestri, interviene sul tema del default della squadra ducale. “Quanto successo – spiega – dispiace per la nostra città che perde uno dei suoi simboli sportivi più apprezzati ma soprattutto per le sorti dei dipendenti e dei collaboratori che vedono oggi messa in discussione la propria posizione occupazionale”.
Per questo l’auspicio della parlamentare è che si intervenga per il futuro di chi nel Parma ci ha lavorato. “Dietro una squadra di calcio non c’è solo lo sport ma anche il lavoro e la professionalità di decine di persone che, in questa situazione, non possono essere abbandonate a loro stesse”.
Per Maestri si deve aiutare la magistratura ad “accertare e sanzionare puntualmente i responsabili di questo dissesto”. La speranza, comunque, è che “la storia sportiva del Parma Calcio non finirà così e oggi, ma sono altrettanto convinta che da questa vicenda, triste e drammatica, debba essere tratto uno sprone all’autoriforma del mondo del calcio professionistico intorno a criteri di serietà, onorabilità e sostenibilità economica”.