Mattarella, è un democristiano doc il nuovo idolo della Sinistra

SMA MODENA

01/02/2015

Dopo 14 anni nei quali Mattarella è stato messo da parte e di lui nessuno ha più parlato, oggi sono tutti ad esaltarlo, è diventato un “fenomeno”, “l’uomo a cui non si poteva dire no”, “l‘uomo dal respiro internazionale”, “un galantuomo”, “una persona per bene“, “l‘uomo rigoroso, di equilibrio, libero da qualunque condizionamento”, “l’uomo dalla coerenza incrollabile”, “un presidio della democrazia”, “il garante della Costituzione”. Nichi Vendola arriva a dichiarare in TV che “dopo la vittoria di Tsipras in Grecia, la vittoria di Mattarella dimostra che la sinistra non è morta”. Ma ascrivere Mattarella, che è stato esponente della DC/PPI dal 1983 al 2009, ministro dei Rapporti con il Parlamento del Governo De Mita/Goria, della Pubblica Istruzione del Governo Andreotti, Ministro del Governo D’Alema che ha bombardato la Jugoslavia nel 1999 (condannato da decenni dalla Sinistra), ad icona della sinistra è un tentativo goffo. Mattarella, piaccia o non piaccia, è un democristiano, europeista popolare, della Prima Repubblica. Ieri è stato il giorno dell’orgoglio democristiano, come ha detto Ciriaco De Mita con un compiaciuto revanscismo.
L’elezione a grande maggioranza di Mattarella è una vittoria di Renzi che, puntando su un solo nome fuori dal “Patto del Nazareno”, ha rischiato ma è uscito indenne da un passaggio per lui pericolosissimo per i noti franchi tiratori annidati dentro il Pd. Ma il Pd è stato, per una volta, compattissimo.
Il M5S esce male da questa consultazione. La loro presenza è stata, di nuovo, irrilevante, non hanno toccato palla. Non si sono presentati neppure alle consultazioni. Hanno ripercorso l’iter delle loro Quirinarie online, questa volta con l’aggiunta di qualche nome provocatorio quale quello di Bersani. Ma ormai le loro invenzioni tutto giocate in una logica autoreferenziale non interessano più a nessuno per la loro sterilità. Questa volta non sono neppure andati in piazza a gridare “Rodotà! Rodotà! Rodotà!”. E continuano a perdere parlamentari.
Il centrodestra esce male e diviso da queste presidenziali, ognuno va per conto suo, con Salvini che dichiara morta e sepolta questa coalizione. Tra le fila dei berlusconiani ci sono stati “37 franchi sostenitori” di Renzi, che invece di votare scheda bianca hanno votato Mattarella.
Renzi e Mattarella erano due esponenti del Partito Popolare, che all’epoca aveva il 5% dei voti. Apprezzo Mattarella da quei tempi. Mi rallegro per la sua elezione. La migliore possibile. Speriamo all’altezza di Giorgio Napolitano.

Andrea Marsiletti