“Matteo Renzi è l’avversario più pericoloso per il M5S”

SMA MODENA
lombatti_mar24

30/10/2013

Prima parte dell’intervista al sindaco di Parma Federico Pizzarotti su primarie, Matteo Renzi e partecipazione.

In questi giorni è iniziata ufficialmente la campagna delle primarie per l’elezione del segretario nazionale del PD. Si tratta di primarie aperte alle quali potrà partecipare qualsiasi cittadino, iscritto o non iscritto al partito. Le parlamentarie del M5S sono state decisamente più “chiuse”… invidi un po’ questo modello partecipativo del Pd?
Devo dire che anche noi del M5S abbiamo adottato un metodo simile. Quando abbiamo scelto i candidati per le elezioni comunali di Parma abbiamo pubblicato un avviso sul sito del nostro Meet Up. Chiunque poteva presentarsi, anche coloro che non erano attivisti del M5S.
Nella scelta dei candidati per le regionali abbiamo coinvolto i “grandi elettori” poiché dovevamo garantire una rappresentanza di tutto il territorio.
Quella delle parlamentarie è stata una modalità definita all’ultimo minuto. Considerato che si preannunciava un risultato molto più importante di quelli a cui eravamo abituati (non il 4-5% come tu avevi presagito su ParmaDaily), per evitare il rischio che chiunque potesse “salire sul carro del vincitore” abbiamo limitato la scelta ai non eletti che avevano già partecipato ad elezioni passate… dal momento che l’aspettativa di quando si erano candidati era di arrivare all’1%, quantomeno non erano degli arrivisti.
Oggi dobbiamo decidere cosa fare per il futuro, in particolare per le europee dell’anno prossimo. Non credo che potremo sempre andare a pescare tra i non eletti.

Il modello partecipativo del Pd funziona?
Il Pd ha il vantaggio di disporre di circoli fisici sul territorio, che hanno acquistato dopo anni di finanziamento pubblico ai partiti. Ricordo un paragone che era stato pubblicato su Internet sul numero di sedi di proprietà del M5S e del Pd… loro hanno migliaia di immobili.
Noi abbiamo favorito la partecipazione dei cittadini attraverso gli incontri nei quartieri e la Giornata della Democrazia.

Con non poche polemiche.
Di sicuro le polemiche non aiutano la partecipazione di chi si sta avvicinando a queste iniziative. Perchè se si demonizza chi partecipa, allora la risposta del cittadino non può che essere: “Se mi dicono che non serve a niente, allora non ci vado più”. In questo modo la gente non partecipa né alle primarie nei gazebo, né a quelle online né alle assemblee. Il messaggio deve essere diverso: ognuno è legittimo abbia la sua visione, ma l’importante è uscire di casa per cercare di cambiare le cose.

A proposito della Giornata della Democrazia, alla Leopolda di Firenze del week-end scorso Matteo Renzi ha utilizzato lo stesso metodo utilizzato dal M5S di Parma nei quartieri e nella Giornata della Democrazia, ovvero il coinvolgimento dei cittadini suddivisi per gruppi e tavoli di lavoro. Renzi è diventato “pizzarottiano”?
Ti confesso che non mi sono sentito con Renzi per organizzare la Leopolda…
Scherzi a parte, devo dire che questa è una conseguenza della contaminazione che il M5S ha introdotto nella politica. E di ciò non posso che essere contento. In Regione Emilia Romagna sono stati aboliti i vitalizi: non sono così certo che l’avrebbero fatto se non ci fossero stati in Consiglio regionale i consiglieri del M5S. Siamo stati noi a dare la spinta. A fronte delle nostre denunce: “Guardate quello che fanno, non votateli più!”, non fosse altro per poter dire agli elettori “siamo tutti bravi” e per eliminare le differenze che ci hanno tanto premiato elettoralmente in questi ultimi anni, hanno assunto decisioni prima lontanissime. Lo stesso avviene in Parlamento: solo cinque anni fa era impensabile che un Ministro si riducesse lo stipendio o si muovesse in bicicletta.
Quindi sono lieto che Renzi abbia adottato il metodo che quando abbiamo praticato noi a Parma è stato irriso dall’opposizione. Evidentemente lo stesso strumento duplicata dal loro partito va bene. Deduco che probabilmente la nostra non era stata una scelta poi così cattiva (del resto neppure inventata da noi ma già adottata da anni in tante parti del mondo).

Secondo te Renzi è l’avversario più pericoloso per il Movimento 5 Stelle?
Penso di sì, anche se bisogna vedere chi saranno i candidati degli altri e chi sfornerà il Pdl. Renzi, però, è il più pericoloso perchè incarna l’essere il “nuovo” pur all’interno di un contesto partito. Un “nuovo”, a dire il vero, più come età anagrafica che come atti reali…
Però do atto a Renzi che sono anni che, insieme a Civati, organizza questi incontri un po’ goliardici dei rottamatori. E’ l’essere partito da quelle iniziative che fa sì che oggi Renzi venga associato al “nuovo che avanza”, soprattutto rispetto ad un Bersani, un Fassino o un D’Alema. Anche alla luce del recente risultato elettorale di Bersani, la candidatura di Renzi è per loro inevitabile.
Forse a Renzi gli è andata pure bene a non aver vinto le scorse primarie, perchè non si è bruciato .

Beh, magari Renzi non avrebbe smacchiato i giaguari e avrebbe vinto le elezioni?
Non penso che il risultato della scorsa primavera sarebbe stato molto diverso anche con Renzi in campo, visto che c’era un Berlusconi in grande crescita. Un Berlusconi ben diverso da quello attuale condannato. Oggi Renzi può essere il loro Salvatore della Patria… secondo me gli è andata bene!

Andrea Marsiletti