
30/09/2014
h.11.00
In riferimento alla presunta (clicca qui) chiusura del centro di Auxologia si coglie l’occasione per chiarire la posizione dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma sull’organizzazione dell’Ospedale dei Bambini “Pietro Barilla”.
Si ribadisce che non vi sarà alcuna interruzione di servizi specialistici in ambito pediatrico, ed in particolare dell’ambulatorio di Auxologia ed Endocrinologia Pediatrica.
In questo ultimo periodo è avvenuto il trasferimento presso altra Azienda Sanitaria di un Pediatra che ha lavorato presso l’ambulatorio in questione e parallelamente il direttore della Clinica pediatrica dal 1° novembre, andrà in pensione. Questo comunque non comporterà alcuna interruzione nell’assistenza endocrinologica ai piccoli pazienti, in quanto saranno garantite tutte le prestazioni diagnostico-terapeutiche del percorso.
Come ribadito anche recentemente vi è da parte della Direzione generale dell’Azienda Ospedaliera e da parte dell’Università, la completa volontà di continuare a potenziare le varie attività specialistiche che da sempre hanno connotato la Pediatria parmense.
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma
Ufficio Stampa
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30/09/2014
h.17.30
Prendo atto delle rassicurazioni da parte dell’Azienda ospedaliera universitaria di Parma che il Centro auxologico non chiuderà. Rimane comunque il fatto che ai genitori di diversi piccoli pazienti è stato detto che i figli saranno seguiti a Reggio Emilia.
Speriamo dunque che le obbligate trasferte oltre Enza siano solo provvisorie, anche se in Italia, in questo disastrato paese, non c’è niente di più stabile di ciò che è provvisorio. Non è comunque stata data la risposta più importante, chiesta al PD che governa da quando esiste la Regione Emilia-Romagna, su quali criteri di economicità e efficienza si fondi la realizzazione di un nuovo Ospedale dei Bambini a Reggio Emilia quando ve ne è già uno a soli 25 km di distanza costruito con il fondamentale apporto di privati.
Ricordo infatti che il progetto di un polo polispecialistico per i pazienti in età pediatrica di alta specializzazione come l’Ospedale dei Bambini “Pietro Barilla”, si regge se tale struttura sanitaria ha un bacino di potenziali pazienti congruo che copra una rilevante area del territorio regionale e non solo. Sembra molto difficile credere che l’avvio di una struttura ospedaliera a Reggio Emilia così simile a quella già esistente a Parma non possa comportare il ridimensionamento di quest’ultima.
Il dubbio, quindi, che i 14 milioni già messi a disposizione per la struttura reggiana dalla Regione Emilia-Romagna, la stessa che ha appena messo le mani nelle tasche dei cittadini aumentando l’addizionale Irpef, siano mal riposti, sembra assolutamente più che legittimo.
Giuseppe Pantano
Coordinatore provinciale dei Club Forza Silvio di Parma