Rigenerazione urbana per un’idea nuova di città

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30/10/2013
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Rigenerazione urbana e sviluppo sostenibile sono legati a doppio filo al concetto di identità urbana. E’ il principio che ha informato l’incontro che si è svolto oggi al Palazzo del Governatore: il secondo appuntamento del “Forum permanente per lo sviluppo di politiche territoriali integrate” promosso dall’Amministrazione comunale nell’ambito del programma europeo CAT- MED (Change Mediterranean Metropolis Around Times), legato al progetto “Carta di Malaga”, sottoscritto da Parma nel febbraio scorso e che vede coinvolte diverse città del bacino del Mediterraneo. Il sindaco Federico Pizzarotti ha aperto la giornata portando i saluti dell’Amministrazione.
“Sono onorato – ha detto il sindaco – di accogliere i partecipanti ad un percorso volto a ripensare la città ed i suoi spazi in una prospettiva di maggiore vivibilità. Mi auguro che la giornata odierna serva per tracciare un cammino secondo gli indicatori previsti dalla Carta di Malaga in vista di una maggiore fruibilità degli spazi urbani”. Ha riportato l’esempio delle panchine che verranno posizionate in piazza Garibaldi: un piccolo passo per valorizzare uno spazio. “Il mio auspicio – ha concluso – è che questa giornata dia buoni frutti e fornisca gli spunti per riprogettare tanti luoghi della nostra città”
La giornata è proseguita con l’intervento dell’assessore all’urbanistica, edilizia, lavori pubblici ed energia Michele Alinovi. Ha moderato la giornata l’architetto Chiara Vernizzi. Per il Comune di Malaga sono intervenuti Pedro Marìn Cots, segretario generale Piattaforma CAT-MED, e Sandra Marìn Herbert coordinatrice Piattaforma CAT – MED.
“Il Forum di oggi – ha spiegato l’assessore Alinovi – si pone in continuità con la due giorni dedicata al Forum permanente per lo sviluppo di politiche territoriali integrate che si è svolto l’11 ed il 12 ottobre. Cerchiamo di imparare le best practice da altre città europee presenti oggi come Malaga e da quelle italiane: Pisa, Napoli, Genova e Benevento. Le città che hanno aderito a questa piattaforma smart – intelligente – potranno avvalersi di un software per migliorare la qualità della vita dei loro cittadini. Un progetto affascinante, quello legato alla Carta di Malaga, che ha come obiettivo quello di progettare una città intelligente legata alla cultura del Mediterraneo. Non c’è sviluppo senza identità”.
L’assessore ha tracciato un’ampia panoramica delle linee di azione su alcuni temi legati allo sviluppo urbanistico di Parma come quello della città storica, della città diffusa, del parco agricolo periurbano e di quello tra i torrenti Parma e Baganza. Si è soffermato sull’utilizzo futuro come pista ciclo pedonale della tratta ferroviaria della Pontremolese che attraversa la città e che verrà dismessa.
Ha fatto riferimento ai rapporti tra il Parco Ducale, l’Ospedale Vecchio, le sedi universitarie in Oltretorrente, la mensa universitaria, le biblioteche e l’Archivio di Stato. Ha approfondito il tema dell’utilizzo dell’alveo del torrente Parma come corridoio ciclopedonale ed al futuro dei nuovi comparti Stazione e Pasubio in dialogo con l’ex Scalo Merci che nelle intenzioni dell’Amministrazione dovrebbe diventare un Hub per l’Expo 2015 di Milano. Altri approfondimenti sono stati fatti in relazione alle funzioni del pedone in centro storico ed ai ruoli dei Parchi urbani.
All’incontro hanno dato il loro contributo Antonio Pastorino del Comune di Genova con “Un approccio partecipato alla pianificazione e alla smart city: il caso Genova”; Stefano Storchi dell’Ancsa – Associazione nazionale centri storico – artistici con “Fragilità urbane e fragilità sociali nelle città di medie dimensioni”; Alessandra Gravante, Paolo Ventura e Michele Zazzi di DICATeA, Università degli studi di Parma, che si sono soffermati su: “La rigenerazione conservativa nei vecchi quartieri Peep della città di Parma”.
Hanno preso la parola Barbara Gherri e Agnese Ghini di DICATeA Università degli studi di Parma per illustrare il tema: “Disfunzioni climatiche e interventi di mitigazione per il comfort outdoor degli spazi aperti urbani”; Carlo Blasi e Eva Coisson, sempre di DICATeA Università degli studi di Parma, sono intervenuti in merito a: “Prevenire il rischio sismico nei centri storici: dall’individuazione della vulnerabilità alla definizione delle priorità di intervento”. Mentre Rirccardo Roncella e Andrea Zerbi, DICATeA Università degli studi di Parma, hanno trattato del: “Quadro conoscitivo per l’attività di pianificazione”.

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