“I grillini trasformano il Comune in un carcere”

SMA MODENA
lombatti_mar24

14/02/2014
h.17.00

“Abbiamo chiamato Parma Rinasce il Club Forza Silvio che abbiamo fondato alcune settimane fa proprio perchè l’attività politica della ricostituita Forza Italia possa concentrarsi meglio sulla decadenza che sta subendo la nostra città. Credo proprio che le ultime notizie sul nuovo regolamento per i dipendenti comunali e sulla Scuola per l’Europa ci diano ragione sul fatto che Parma abbia proprio bisogno di rinascere voltando pagina rispetto ai gravi errori che sta commettendo l’amministrazione a 5 Stelle”. A Parlare con questi toni fortemente critici è Giuseppe Pantano, in qualità di presidente appunto di uno dei club cittadini che secondo il nuovo disegno di Silvio Berlusconi dovranno costituire la spina dorsale del movimento politico di Forza Italia.
“Alcuni divieti per i dipendenti comunali sono un’assurdità specie per quanto riguarda la possibilità di comunicare – ha quindi proseguito Pantano – Qui trapela tutta la pericolosità del grillismo che davanti parla di trasparenza e democrazia per poi negare anche la libertà di opinione. Sembra di rivedere le infauste operazioni dei partiti comunisti che illudevano inneggiando alla libertà ed alla democrazia per poi, appena preso il potere, instaurare regimi che le negavano.
Si sta trasformando il luogo di lavoro Comune di Parma in un carcere, cosa che potrebbe avere ripercussioni anche nell’erogazione dei servizi perchè i dipendenti, peraltro già discriminati dall’opinione espressa su di loro dal sindaco Pizzarotti, si sentiranno con ceri divieti sempre più vessati e demotivati. Per la scuola europea i continui errori ed omissioni dell’amministrazione Pizzarotti hanno fatto sì che tale ente portato con tanta fatica a Parma per potervi dare un valore aggiunto in termini di istruzione e che quindi doveva essere aperto a tutti, finirà per divenire un privilegio per i figli di quegli euroburocrati così tanto osteggiati proprio dai guru Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. E, visto che siamo in tema di scuola, si potrebbe finire dietro la lavagna se per trovare scuse nei ritardi si cerchino colpe nel passato come quella che non era stato previsto l’acquisto del terreno su cui il plesso scolastico deve sorgere. L’acquisto era infatti previsto come compensazione negli oneri di urbanizzazione dell’area adiacente la scuola ma l’attuale amministrazione ha cancellato quell’urbanizzazione creando il buco nei fondi per la scuola”.

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