Violenza contro le donne: la rete protegge

SMA MODENA
lombatti_mar24

22/11/2013
h.14.40


Un sistema di prevenzione e intervento che coinvolge le istituzioni, il mondo dei servizi, la scuola, le forze dell’ordine, il Centro antiviolenza. E’ il modello creato nella provincia di Parma con il “Protocollo per la prevenzione e il contrasto delle violenze nei confronti delle donne”, un patto siglato nel 2009 in Prefettura da istituzioni, enti, aziende sanitarie, associazioni e forze di polizia. Uno strumento che ha anticipato la nuova legge approvata ad agosto dal Parlamento e che ha generato una rete con la quale fare fronte a una delle questioni sociali e culturali più acute anche nel nostro Paese.
Questo Protocollo si è posto come un unicum a livello nazionale. Ha facilitato l’attività quotidiana e ha dato ottimi risultati – ha detto questa mattina il Prefetto di Parma Luigi Viana al termine dell’incontro di verifica sull’attività svolta con i soggetti sottoscrittori dell’intesa – Ora, anche alla luce delle nuove norme, deve essere aggiornato. Abbiamo deciso di articolarci in due gruppi di lavoro per arrivare in tempi brevi all’approvazione di uno strumento prezioso di lavoro”. L’approfondimento, ha spiegato il Prefetto, riguarderà le parti relative alle modalità di azione delle forze di polizia, l’intervento socio-assistenziale, l’informazione alle donne, la formazione e la scuola.
Gli obiettivi in capo alla Provincia e legati al tema dell’accoglienza d’emergenza e della reperibilità sociale sono stati attuati da oltre due anni anche con risultati importanti e un apprezzamento diffuso” ha osservato l’assessore alle Pari Opportunità Marcella Saccani sottolineando anche il lavoro di formazione compiuto sugli operatori che vengono coinvolti in caso di maltrattamento o violenza su una donna, che ha portato alla creazione dei gruppi di specializzazione, sia nell’ambito della sanità sia del lavoro dell’attività giudiziaria.
Diversi i commenti emersi sulla nuova legge in particolare dalla Pm Lucia Russo, la Consigliera di Parità Cecilia Cortesi Venturini e la dirigente della Questura di Parma Maria Grazia Ligabue, mentre Paolo Volta dell’Ausl, rispondendo ad una domanda, ha annunciato che l’azienda sanitaria sta lavorando alla creazione di un servizio per la cura degli uomini maltrattanti.
Oltre a questa novità, il nuovo testo di legge n.119 consente alle donne di chiedere e ottenere tutela e dà più forza al lavoro di rete, assegnando al sistema dei servizi un ruolo fondamentale di accoglienza e assistenza. Prevede l’allontanamento del maltrattante e introduce elementi come la querela irrevocabile oltre all’obbligo di segnare il Centro antiviolenza ( o la struttura presente in quella determinata realtà) che può essere attivato col consenso della vittima.
Presenti all’incontro i rappresentati degli enti sottoscrittori il protocollo che sono: Tribunale e Procura di Parma, Forze dell’Ordine e Polizia municipale, Comune e Provincia, Azienda ospedaliero universitaria e Ausl, Ufficio scolastico provinciale, Ordine degli avvocati, Consigliere di Parità e Centro Antiviolenza.

Violenza contro le donne: la rete protegge

SMA MODENA
lombatti_mar24

22/11/2013
h.14.40


Un sistema di prevenzione e intervento che coinvolge le istituzioni, il mondo dei servizi, la scuola, le forze dell’ordine, il Centro antiviolenza. E’ il modello creato nella provincia di Parma con il “Protocollo per la prevenzione e il contrasto delle violenze nei confronti delle donne”, un patto siglato nel 2009 in Prefettura da istituzioni, enti, aziende sanitarie, associazioni e forze di polizia. Uno strumento che ha anticipato la nuova legge approvata ad agosto dal Parlamento e che ha generato una rete con la quale fare fronte a una delle questioni sociali e culturali più acute anche nel nostro Paese.
Questo Protocollo si è posto come un unicum a livello nazionale. Ha facilitato l’attività quotidiana e ha dato ottimi risultati – ha detto questa mattina il Prefetto di Parma Luigi Viana al termine dell’incontro di verifica sull’attività svolta con i soggetti sottoscrittori dell’intesa – Ora, anche alla luce delle nuove norme, deve essere aggiornato. Abbiamo deciso di articolarci in due gruppi di lavoro per arrivare in tempi brevi all’approvazione di uno strumento prezioso di lavoro”. L’approfondimento, ha spiegato il Prefetto, riguarderà le parti relative alle modalità di azione delle forze di polizia, l’intervento socio-assistenziale, l’informazione alle donne, la formazione e la scuola.
Gli obiettivi in capo alla Provincia e legati al tema dell’accoglienza d’emergenza e della reperibilità sociale sono stati attuati da oltre due anni anche con risultati importanti e un apprezzamento diffuso” ha osservato l’assessore alle Pari Opportunità Marcella Saccani sottolineando anche il lavoro di formazione compiuto sugli operatori che vengono coinvolti in caso di maltrattamento o violenza su una donna, che ha portato alla creazione dei gruppi di specializzazione, sia nell’ambito della sanità sia del lavoro dell’attività giudiziaria.
Diversi i commenti emersi sulla nuova legge in particolare dalla Pm Lucia Russo, la Consigliera di Parità Cecilia Cortesi Venturini e la dirigente della Questura di Parma Maria Grazia Ligabue, mentre Paolo Volta dell’Ausl, rispondendo ad una domanda, ha annunciato che l’azienda sanitaria sta lavorando alla creazione di un servizio per la cura degli uomini maltrattanti.
Oltre a questa novità, il nuovo testo di legge n.119 consente alle donne di chiedere e ottenere tutela e dà più forza al lavoro di rete, assegnando al sistema dei servizi un ruolo fondamentale di accoglienza e assistenza. Prevede l’allontanamento del maltrattante e introduce elementi come la querela irrevocabile oltre all’obbligo di segnare il Centro antiviolenza ( o la struttura presente in quella determinata realtà) che può essere attivato col consenso della vittima.
Presenti all’incontro i rappresentati degli enti sottoscrittori il protocollo che sono: Tribunale e Procura di Parma, Forze dell’Ordine e Polizia municipale, Comune e Provincia, Azienda ospedaliero universitaria e Ausl, Ufficio scolastico provinciale, Ordine degli avvocati, Consigliere di Parità e Centro Antiviolenza.