
19/06/2013
h.11.10
Ad inaugurare un’anteprima “sperimentale” dello Zerbini FIlm Festival arrivano anche a Parma due lungometraggi speciali, Goodnight Sofia, del giovanissimo spoletano Leonardo Moro, e Onde Rod, dell’artista sardo Mario Pischedda. I film vanno percorrendo il mondo e la “rete”, autodistribuendosi, liberi. No copyright, nessun accordo con le major cinematografiche, Creative Commons, social network e passaparola. piuttosto. Da BuonesAires a Olbia…al Circolo Arci Zerbini, sabato prossimo 22 giugno, alle 21. Ospite a distanza Federico Bo, co-founder di Cineama.it, piattaforma riferimento per giovani registi emergenti, a raccontarci qualcosa di cinema indipendente, crowdfunding e nuovi modelli di distribuzione.
Sarà eventualmente possibile commentare e seguire l’evento su alcuni SN via hashtag: #FFzerbini
GEMELLI DI STRADA
GoodNight Sofia e Onderod hanno più di qualche punto in comune. Ambedue opere prime si muovono di casa in casa, di sala in sala, di metropoli in paese, comodamente alloggiate in una busta gialla accompagnata da postino. Raccontano entrambe un viaggio, più emotivo e intimo l’una, corale e più sperimentale l’altra. Conducono in un no spazio che è di tutti e di nessuno, la ”radura”-“quel posto che trova solo chi si è perso”, “là dove sorge il suono, le onde sonore diventano protagoniste e lo spazio cambia natura” (cit Fabio Masetti).
Tutti e due i film sono “No profit, no copyright, totalmente autoprodotti”. Gli spoletani Leonardo Moro e il suo amico e direttore della fotografia Lorenzo Robusti hanno investito 2000 per attrezzature, viaggi, rimborsi alle attrici, 99 per l’acquisto di un dominio in rete e la realizzazione del sito dedicato al progetto. Non si sa quanto abbia speso Pischedda nei 4 anni impiegati a realizzare il suo film. Di certo non si è fatto mancare la benzina, almeno quella.
PROTAGONISTI
Attori talentuosi al primo ciak per GoodNight Sofia, volti e personaggi mediatici noti tra i protagonisti di Onde Rod. Mentre per il film di Leonardo Moro è possibile visionare un trailer e visitare un sito, per il film di Pischedda vige un clima di rispettoso silenzio. Chi l’ha già visto sa, ma tace… Nel rispetto di una filosofia dell’artista mai esplicitata ma intesa ai più tra i suoi fan e interlocutori, si ha premura di non diffondere fotogrammi che lo svelino anzi tempo. No compromessi per promuoverlo. Basterebbe fare un paio nomi, ma a Pischedda non interessa attrarre la massa, noi lo sappiamo.
La sua arte è un dialogo ed è di qualità. Niente di elitario, però, di spontaneo, piuttusto. Se potesse Pischedda vorrebbe vedere i volti di ognuno degli spettatori di Onderod, in quell’istante lì, quello in cui sgranano gli occhi o aggrottano le sopracciglia. Girato nella sua Sardegna il film ha silente pretesa di interazione, vorrebbe per costruirsi senza finirsi in ogni posto nel quale ne ha luogo la visione. Casalinga, preferibilmente casalinga. Lo Zerbini fa eccezione. Del resto è la stessa visione con la quale ha distribuito i suoi ultimi due libri, Cafè Bizarre e Tap Roul. Distribuiti anch’essi a mezzo poste italiane. Andati a ruba, barattati, (s)partiti…
CINEMA 2.O E NUOVI MODELLI DI DISTRIBUZIONE
Questa è la strada che i giovani registi si preparano tutti ad intraprendere? Quella dell’autodistribuzione, della produzione autofinanziata? Qual è il futuro del cinema? E quale il presente? A rispondere a queste e altre domande, ospite dello Zerbini Film Festiva, Federico Bo, cofounder e CTO di cineama.it. Il sito, nato come piattaforma di cinema in crowdfunding, si è specializzato anche nel settore distribuzione.
“Promuove e organizza bandi e progetti a sostegno della creatività giovanile e permette la realizzazione di opere audiovisive low budget sviluppate grazie al contributo di una community di professionisti e appassionati del settore”.
VECCHI MODELLI, NUOVI MODI DI INTENDERLI
Lo scambio di filmini autoprodotti come di musicassette registrate in casa non è pratica nuova, si è sempre fatto tra amici e parenti. Forse la novità è nella fiducia, nel cambio di tono, nella confindenza…La rete crea nuove parentele di menti e di sensibilità, Pare sia tempo per la smitizzazione dell’opera d’arte, che via social naturalmente tende ad atterrare a dimensione “umana”.
Irriverente impresa, un calcio alle major della distribuzion, GoodNight Sofia ha già varcato i confini nazionali, tradotto in spagnolo, francese, inglese, vietnamita e tra poco anche tedesco, muovendosi in ben 33 città, dall’Inghilterra agli Stati Uniti fino in Malesia. Stessa sorte potrebbe figurarsi per il film lanciato da poco da Pischedda, che in passato ha varcato i confini nazionali con i suoi libri barattati.
Non sono nemmeno i primi. Senza una ricerca accurata a tanti, a Teramo e non solo, sarà nota la vicenda di Marco Possenti, aka Possend, regista de La Ricorrenza, che prima ancora che in rete già 5 anni fa aveva portato il suo film nelle case di vari amici sparsi in Italia e poi in un cinema della sua città e ora si appresta a portare sullo schermo La Ricorrenza 3.
TRAME, INTRECCI, RICORDI
Il film del ragazzo di Spoleto è scritto “per suo padre”. Risposta personale a un dramma, la morte improvvisa del genitore, nella “pellicola” vibra latente e universale il dolore. Ci sono ricordi e ci sono onde sonore, come nel film di Pischedda.
Un pianoforte, una voce che scava mentre si solleva e solleva maschere…che svaniscono. Parole come lame a incidere e a riconoscere ci si è perso e le sente familiari. Protagonista una ragazza che si ritrova completamente sola nella città di Sofia. E’ lo specchio di Leonardo. L’ultima telefonata del padre era partita dalla capitale bulgara ed è lì che è dovuto tornare per ricercare quella voce…
Anche Pischedda ci racconta un viaggio… Inquadrature e montaggio a stordire, improvvisi riconoscimenti, giornalisti e artisti, fuori tempo, fuori orario, vita, lettura, letteratura, strada…Queste alcune parole chiave che possono suggerirvi un’anticipazione. Per il resto dovete aspettare sabato prossimo, se siete a Parma.
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