A Parma crescono i simpatizzanti di Oscar Giannino

SMA MODENA
lodi1

01/10/2012

Intervista al Stefano Delendati, parmigiano, aderente di “Fermiamo il Declino” che ha partecipato all’incontro locale che si è tenuto mercoledì 26 settembre nella Sala dell’Assistenza Pubblica.

Cos’è “Fermiamo il Declino”?
Fermare il Declino è un manifesto/appello che alcuni studiosi e intellettuali che da anni si interrogano sul presente e futuro politico e sociale del nostro Paese hanno pubblicato ad inizio estate. I firmatari del manifesto sono Michele Boldrin, Sandro Brusco, Alessandro De Nicola, Oscar Giannino, Andrea Moro, Carlo Stagnaro, Luigi Zingales.
La premessa è che la classe politica emersa dalla crisi del ‘92/’94 ha fallito: va sostituita perché è essa stessa una delle cause che ha portato il nostro Paese nel baratro. Il manifesto auspica la creazione di un nuovo movimento politico che rinnovi i contenuti, le persone e il modo di fare politica.
A tal fine è stato redatto un decalogo di dieci proposte su cui ricercare adesioni e creare consenso.

In sintesi, quali sono gli obiettivi del Movimento?
L’obiettivo è la ricostruzione di un Paese, basata sul merito, su comportamenti etici, sull’eliminazione di quei mille privilegi con cui la politica ha “comprato” il voto di noi italiani.
Questo si concretizza nelle 10 proposte del movimento, che si possono così riassumere: tagliare e rendere più efficiente la spesa pubblica, ridurre le tasse su chi produce, abbattere il debito anche attraverso la vendita di proprietà pubbliche, premiare il merito tra i dipendenti pubblici, promuovere liberalizzazioni e concorrenza anche nei servizi e nel sistema formativo, eliminare i conflitti di interesse, liberare e liberalizzare l’informazione, dare prospettive e fiducia agli esclusi attraverso un mercato del lavoro più flessibile ed equo.
Per ottenere questi risultati si passa anche per il taglio dei costi della politica: su questo argomento il movimento ha fatto proprie le 20 proposte che Roberto Perotti ha pubblicato sul Sole 24 Ore. Non si tratta di demagogia ma di proposte concrete, utili a far girare meno soldi intorno alla politica, vero fattore inquinante di questo mondo.

La volontà è quella di presentarvi alle prossime elezioni politiche?
La volontà è di incidere nel panorama politico italiano.
La consapevolezza è quella che i partiti attuali non sono in grado di autoriformarsi. Si sta quindi lavorando per aggregare persone e organizzazioni interessate che si riconoscono nel manifesto e nelle 10 proposte.
Se, come pensano i promotori, saremo in tanti ad aderire a Fermare il Declino, ci presenteremo alle elezioni politiche. Diversamente, troveremo una modalità diversa per incidere nelle prossime elezioni, che rappresentano davvero un passaggio cruciale per il futuro di questo Paese.

A Parma cosa state facendo e come vi state organizzando? Chi c’è tra i promotori?
Il movimento è ancora strutturato solamente a livello regionale, dove sono stati incaricati dei coordinatori che si occupano di gestire i rapporti con il territorio e organizzare eventi. I referenti regionali sono Gilberto Bonaga, Renato Cifferelli, Barbara Lazzaretti e Angelo Busani (unico parmigiano anche se ormai vive a Milano).
Mercoledì 26 si è tenuto a Parma un primo incontro in cui hanno partecipato più di cento persone, provenienti anche dalle province vicine. C’è molto entusiasmo e voglia di impegnarsi e lavorare.

Pensi che il declino si debba fermare solo in Italia o anche a Parma? Come giudichi i primi passi dell’amministrazione del M5S?
La causa dei problemi in cui versa la nostra città è la stessa che ha portato l’Italia nella situazione in cui si trova ora: l’incapacità di chi ha gestito il potere di farlo nell’interesse dei cittadini, ma con l’unico intento di trarne un ritorno personale. L’obbiettivo del movimento non è solo quello di salvare il Paese da un baratro economico ma di ridare un orizzonte etico alla politica, di affermare che fare politica è assumersi responsabilità di cui si deve rispondere davanti agli elettori.
Parma ha sentito l’esigenza di superare la classe politica che da 20 anni la governava, sia a livello comunale che provinciale, e si è affidata all’unico movimento che dava garanzie di cambiamento.
Il Movimento 5 Stelle, però, è sembrato impreparato a gestire questa responsabilità e ha faticato a recuperare tutte le competenze necessarie per gestire la macchina comunale. E’ per questo che “Fermare il Declino” si affida alle migliori competenze accademiche e professionali per l’approfondimento dei temi e delle proposte che indica.

Prossimi appuntamenti di “Fermare il Declino”?
Giovedì scorso a Milano c’è stato il primo evento nazionale: c’erano 2.000 persone. Settimana dopo settimana organizzeremo altri incontri per culminare in una convention nazionale a Novembre.
E’ tutto in divenire e chi è interessato può fare riferimento al sito www.fermareildeclino.it e alle pagine facebook e tweeter.

Andrea Marsiletti