“Ablondi fa chiacchiere da bar”

SMA MODENA

21/08/2012

Rimanda al mittente le accuse di “manie di grandezza”, “superficialità amministrativa” e “malaffare” delle Giunte civico-berlusconiane pronunciate dall’ex consigliere di minoranza Marco Ablondi, Paolo Buzzi, capogruppo PdL in consiglio comunale ed ex vicesindaco di Parma.
«Non c’è male – sottolinea Buzzi – per uno che si richiama al “senso di responsabilità” ed alla “coesione politica” non trovare niente di più propositivo da dire che vomitare accuse prive di fondamento sugli ex avversari politici, sinceramente più degne delle chiacchiere sconclusionate e nostalgiche di un bar di quart’ordine di periferia che dell’agorà politica cittadina».
«Accuse che, poi, diventano farneticazioni – continua Buzzi – quando si cerca di immischiare nella bagarre scatenata dal piano economico del Termovalorizzatore la passata amministrazione, caricandola di responsabilità di ogni tipo: ad Ablondi – che evidentemente non ricorda di aver seduto in una minoranza di cui facevano parte anche alcuni acerrimi difensori dell’inceneritore – se vuole vedere chiariti i suoi dubbi circa la trasparenza dell’operazione Termovalorizzatore consiglierei di rivolgersi piuttoato alla Provincia che, fino a prova contraria, è l’ente territoriale competente che ha autorizzato, “guidato” ed approvato tutti i passaggi che hanno portato all’apertura del cantiere di Ugozzolo».
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19/08/2012

Travolte dalle manie di grandezza, dalla superficialità amministrativa e, purtroppo, anche dal malaffare le Giunte civico-berlusconiane tocca al Sindaco Pizzarotti cercare di porre rimedio alla lunga sequela dei danni prodotti dai suoi predecessori in una città più incantata dalla fuorviante e illusoria comunicazione che attenta alla triste realtà che via andavano “costruendo” le Giunte Ubaldi- Vignali.
Restituire alla Città la dignità e il prestigio offesi non sarà impresa facile e di breve periodo. Senso di responsabilità diffuso e forte coesione politica sono ingredienti indispensabili per superare le gravi difficoltà presenti e per isolare ogni possibile tentativo di rivincita. Le discussioni di questi giorni sembrano alimentare più il gusto della polemica che la ricerca di possibili decisioni condivisibili. Tuttavia anche la polemica, se sorretta dall’amore per la Città, può favorire incontri positivi. E’ questo il mio augurio!
In tutt’ altra direzione pare diretto il recente intervento del consigliere comunale e coordinatore provinciale del PdL avv.to Paolo Buzzi relativo al piano economico finanziario del termovalorizzatore. Documento per lungo tempo segretato nonostante il Consiglio comunale in sede di approvazione dello schema di accordo Comune/Enia per la realizzazione del Polo Ambientale Integrato avesse unanimemente deliberato l’obbligo per Enia Spa “… a riconoscere ai Cittadini…. il diritto di accesso…a tutti gli atti riguardanti il termovalorizzatore”.
Sempre con voto unanime il Consiglio comunale, per affermare un preciso principio di trasparenza, stabilì che “ tutte le gare, qualunque ne sia la forma contrattuale, devono essere bandite ,pubblicizzate ed espletate nel rigoroso rispetto delle norme sulle gare delle pubbliche amministrazioni…”.
Infine è stata deliberata la costituzione di “… un Comitato tecnico-scientifico di alta sorveglianza sul processo di realizzazione e gestione del termovalorizzatore…” che avrebbe dovuto relazionare semestralmente al Consiglio comunale circa la propria attività di sorveglianza. Purtroppo e non per responsabilità dell’allora minoranza consigliare, le cui ripetute sollecitazioni e richieste di chiarimenti sono sempre state eluse e rimaste senza risposta, le garanzie di trasparenza del procedimento di realizzazione del Termovalorizzatore sono state pressoché totalmente disattese.
Tuttavia gli interrogativi finora rimasti senza risposta mantengono la loro attualità e richiedono puntuali risposte. Il consigliere Buzzi anziché ostinarsi a difendere il suo passato tutt’ altro che glorioso bene farebbe a compiere un bagno d’umiltà e a concorrere al chiarimento dei tanti interrogativi che caratterizzano la realizzazione del termovalorizzatore che non sono solo quelli, certamente importanti, che attengono alla tariffa smaltimento rifiuti la cui ricontrattazione dei costi è indispensabile. Al Sindaco e alla Giunta, in primis, ma anche al Consiglio il gravoso compito di fare assoluta chiarezza su un passato assai poco trasparente.
Individuare ragioni ed eventuali responsabilità politico-amministrative su quanto avvenuto è doveroso. Altrettanto doveroso è fornire risposte inequivocabili ai tanti interrogativi aperti. Che fine ha fatto il Comitato tecnico-scientifico di alta sorveglianza sul processo di realizzazione e gestione del termovalorizzatore? Le modalità di appalto dei lavori di realizzazione del termovalorizzatore hanno rispettato le prescrizioni imposte dal Consiglio comunale? E’ vero che il Piano economico finanziario del Termovalorizzatore è stato consegnato al Sindaco in carica fin dall’ottobre 2010? E’ vero che per lo svolgimento dell’attività di verifica, controllo e monitoraggio PAIP Enia Spa (oggi IREN Spa) ha garantito a Comune e Provincia per gli anni 2009, 2010, 2011 e 2012 Euro 110.000,00 per ogni anno e per ciascun Ente? Gli Enti pubblici hanno il preciso dovere di esercitare i controlli di competenza in modo diretto. Siamo certi che i controlli eseguiti a richiesta e a pagamento a cura del soggetto da controllare non possano dar luogo a dubbi sulla assoluta imparzialità dei controlli?
Dopo che il cantiere per la realizzazione del termovalorizzatore è stato oggetto di provvedimenti comunali di sospensione lavori sarebbe interessante avere dal nuovo Sindaco precisa risposta in ordine alla conformità alle norme antisismiche della struttura in corso di realizzazione obbligatorie per le opere di interesse strategico.
Anche le risposte a questi interrogativi possono concorrere al chiarimento, almeno parziale, dei tanti dubbi che incombono sul termovalorizzatore.

Marco Ablondi

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