
L’attuale gestione di Ade spa, la partecipata del comune che svolge i servizi cimiteriali e che detiene la Ade srl, società attiva nei servizi funerari, è bersaglio di numerose critiche da parte di operatori, dipendenti e utenti.
Dopo l’audizione dei suoi vertici in commissione, in occasione della presentazione del bilancio consolidato, ho depositato una interrogazione per chiedere chiarimenti su scelte, affidamenti e spese sostenute.
Dopo l’allargamento del bacino di servizio, che ora comprende ben 40 cimiteri in provincia, tanti operatori del settore e cittadini parmigiani (veri azionisti della partecipata) lamentano soprattutto una riduzione dei servizi offerti alla città di Parma (finestre per funerali, aperture cimiteri, cremazioni in continuità).
Questione tariffe: guardando quelle applicate dagli altri comuni serviti da Ade (tumulazioni, avelli, inumazioni, esumazioni, ecc.) si nota come Salsomaggiore, Collecchio, Sala Baganza, Sissa Trecasali e San Secondo abbiano tariffe inferiori a quelle di Parma in alcuni casi anche del 44%. Aggiungo che la tariffa per la cremazione a Parma è quella massima prevista dalle norme nazionali: peccato che in questo caso a beneficiarne non è il comune o Ade ma la società privata che fino al 2045 ha in gestione il tempio di cremazione di Valera (tante onoranze funebri si appoggiano a Mantova perché molto più economico).
Ancora: il canone applicato alle luci votive nei cimiteri di Parma è del 24% più alto della media degli altri comuni della provincia. Davvero si può considerare l’allargamento del bacino servito da Ade spa un modo per aumentarne la redditività? Riguardo all’affidamento di alcuni servizi appaltati dalla stessa società in house, vi sono alcune curiosità: si va da quello, tramite regolare gara, della potatura e abbattimento piante ad una società di Grosseto presso cui l’attuale Direttore Generale svolgeva fino al 2022 il ruolo di dirigente operativo, a quelli di consulenza e progettazione affidati in modo diretto (130.000 euro ad un architetto per progettazione e direzione lavori del restauro degli archi dell’ottagono della Villetta e 44.321 euro all’ex presidente del consiglio comunale Tassi Carboni per consulenze e progettazione spogliatoi e area stoccaggio rifiuti del nucleo operativo).
Nella mia interrogazione ho poi chiesto chiarimenti riguardo al tasso di assenza dei dipendenti dell’area tecnica-operativa, nel primo trimestre 2024 è stata del 92,4%, e circa il numero di cittadini che abbiano effettivamente usufruito delle tariffe agevolate previste per chi ha ISEE inferiore ai 15.000 euro (pochissimi? Nessuno?). Il servizio di portierato di fiducia della Villetta, assegnato tramite bando di gara nel 2019 con un impegno di spesa di 105.726 euro a copertura di 36 mesi, è stato recentemente affidato direttamente a Coopservice per un importo di 136.230 euro a copertura di soli 17 mesi.
In attesa delle risposte e delle delucidazioni dell’amministrazione, resta un dato evidente: lo snaturamento della società partecipata e il suo progressivo distacco dalla città, da quel senso di appartenenza che inorgogliva chi vi lavorava e chi vi collaborava. D’altronde, a dimostrazione di ciò, il simbolo del comune è sparito anche dal logo della società.
Priamo Bocchi – Capogruppo Fratelli d’Italia