
18/02/2009
h.15.30
Lo scambio intermodale di Fornovo, il casello autostradale di Trecasali e quello di Medesano: nei prossimi anni Parma e il suo territorio saranno interessati da profonde trasformazioni a partire dall’impatto dei nuovi snodi strategici del sistema delle infrastrutture.
Queste trasformazioni porteranno modifiche sostanziali dal punto di vista dello sviluppo economico, urbanistico e del paesaggio. Prefigurare in anticipo gli scenari possibili e cogliere al meglio queste occasioni di trasformazione e sviluppo è l’obiettivo di “Paesaggi della mobilità”, una ricerca che la Provincia di Parma ha affidato a Parma Urban Center.
Il progetto è stato illustrato oggi in Provincia dall’assessore alle Infrastrutture Ugo Danni, dal presidente di Parma Urban Center Dario Costi e dal curatore degli aspetti urbanistici della ricerca Michele Zazzi. Durante l’incontro è intervenuto anche l’assessore alle Attività produttive del Comune di Fornovo Lino Coser.
“Questa collaborazione con Parma Urban Center – ha spiegato Ugo Danni – ci doterà di strumenti adeguati per una pianificazione in grado non solo di garantire crescita e sviluppo ma che sia anche rispettosa del paesaggio su cui si interviene.
Per far questo è necessario individuare soprattutto criticità e punti di forza del territorio.”
Sono tre i “paesaggi di mobilità” in cui si articola lo studio, che esamina in modo particolare gli snodi di interscambio e i luoghi di accesso al sistema ferroviario e autostradale. Su ciascun approfondimento verranno sperimentati progetti d’architettura da cui ricavare linee guida per gestire le trasformazioni in atto.
La prima fase dello ricerca interesserà la zona di Fornovo, come storico punto di convergenza di due vallate e posto sul collegamento tra il territorio ligure e quello padano: “una zona che presenta grandi opportunità ma anche numerose criticità e difficoltà da risolvere”, ha sottolineato Danni.
Gli altri due approfondimenti riguardano interventi ancora da realizzare ma che saranno realtà tra pochi anni: il casello autostradale di Trecasali, che sarà aperto in una posizione strategica tra la prosecuzione dell’A22 Tirreno Brennero e la Cispadana, e quello di Medesano, futuro snodo tra l’A15 e la Pedemontana.
“Chiamare questa ricerca Paesaggi della mobilità mette l’accento su una nuova attenzione nei confronti della pianificazione”, ha osservato Dario Costi. “Significa vedere la mobilità non solo come un fatto tecnico ma anche come occasione di riqualificazione urbana e territoriale. Significa riuscire a interpretare i punti di snodo guardando alla qualità ambientale complessiva. Non è scontato quello che la Provincia sta facendo, tenere insieme sviluppo e paesaggio: è un tema di grande complessità ma anche una sfida stimolante”, ha concluso Costi.
“La Provincia sta cercando di prefigurare la situazione futura prima che questi snodi siano concretamente realizzati”, ha detto Michele Zazzi. “Immaginare con anticipo ciò che il territorio potrà diventare è sempre auspicabile, perché questi interventi, una volta portati a termine, determineranno una pressione sul territorio assai rilevante”
“Le ipotesi presentate per l’area di Fornovo si inseriscono in una serie di cambiamenti che auspichiamo da molto anni”, ha detto Coser. “Intervenire in armonia con il nostro territorio, nella logica dello sviluppo sostenibile, porterà a Fornovo un valore aggiunto, una possibilità in più per il futuro”.
La prima fase dello studio “Paesaggi della mobilità” è iniziata alla fine della scorsa estate e ha un costo di circa 20.000 euro. Il progetto prevede la pubblicazione di materiali, giornate di studio e il coinvolgimento di fotografi per produrre una documentazione della realtà attuale.
Entro due mesi saranno disponibili i primi esiti. Le linee guida ricavate potranno diventare la base per Accordi di Programma tra Comune, Regione e soggetti pubblici e privati coinvolti come previsto dagli strumenti di programmazione della Provincia.