La settimana dedicata al cinema alla Casa della Musica, dopo intense giornate di proiezioni ed incontri con registi e attori provenienti da tutto il mondo, si è conclusa sabato 21 settembre con la Cerimonia di Premiazione. Vincitore della Violetta d’Oro alla migliore colonna sonora di questa XII edizione è il compositore inglese Stuart Hancock per le musiche del film “Kensuke’s kingdom”, tratto dal libro omonimo, con la regia di Neil Boyle e Kirk Hendry ai quali è stato attribuito anche il premio per la migliore animazione.
La Violetta d’Argento al miglior film è andata alla produzione ungherese “Mastergame” per la regia di Barnabas Toth, mentre ha meritato il premio speciale della giuria la produzione Ucraina “Beethoven’s Nine”, regia di Larry Weinstein. Per il miglior cast è stato premiato il cortometraggio “Almost fall”, una produzione francese della regista Margot Popperville. La Francia si è aggiudicata altri due premi con il cortometraggio “Maurice’s bar” regia di Tzor Edery e Tom Prezman, che tratta della storia vera dell’ebreo algerino Moïse Zekri che aprì uno dei primi bar gay a Parigi, nel 1906, questa produzione è stata premiata come miglior sceneggiatura e migliore animazione di un cortometraggio.
Anche l’Italia si è aggiudicata diversi premi: miglior documentario “Enigma in tempo rubato”, il misterioso caso di Rodolfo Zanni, giovane compositore definito il Mozart argentino, ha ritirato il premio il M° Fabio Armiliato che ha contribuito alle indagini su questo caso ed al quale la giuria ha assegnato anche un premio alla carriera. Per la migliore produzione didattica è stato premiato “Corpi sonanti”, regia di Gabrielangela Spaggiari e Arturo Cannistrà. Il premio dell’Art Pop Jury, una giuria del pubblico di giovani, è andato a “Gioventù sinfonica”, una produzione svizzera con la regia di Beatrice Mohr che ha presentato la storia dell’orchestra SJSO che dà la possibilità ai giovani musicisti di poter fare un’esperienza importante.
Una delle sezioni del film festival riguarda il mondo della danza in ambito cinematografico con l’assegnazione del “Dance Award” vinto dalla produzione svedese “A Part” regia di Erika O’Neill. Questa sezione ha assegnato alcune menzioni di merito alle produzioni: “Under” di Greta Rodorigo e Marco Baldazzi, alla produzione russa “Cats. Why we do need them?” di Ludmilla Komrakova, a “Swans never die” di Luca Di Bartolo e Ivonne Bello, a “Recurve” produzione statunitense di Darren Hoffman.
Ai premi principali (Violetta d’Oro e d’Argento) è stato anche omaggiato da parte dell’Archivio Claudio Spattini un prezioso quadro di Claudio Spattini ed il libro sull’artista parmigiano scomparso, consegnati dal figlio Massimo Spattini.
La cerimonia, presentata da Eddy Lovaglio che ha la direzione del festival insieme al direttore artistico M° Riccardo J. Moretti, è stata trasmessa anche in streaming e seguita in presenza da una sala affollata. “E’ stata una settimana impegnativa – ha affermato Eddy Lovaglio – ma abbiamo avuto anche quest’anno importanti ospiti come Luca Barbareschi che ha presentato il suo ultimo film “The Penitent” e siamo contenti che l’eco internazionale di questo festival sia in continua evoluzione e già abbiamo richieste per la prossima edizione 2025”.