
Nuovo incarico di Presidente delle Ferrovie Sud Est per Andrea Viero, a Parma conosciuto per essere stato fino a poco tempo fa direttore generale e poi vicepresidente di Iren, ma soprattutto uno dei protagonisti della stagione della battaglia sull’inceneritore di Ugozzolo.
Erano i tempi di grande impegno civile da parte del Comitato Corretta Gestione dei Rifiuti di Veraldo Caffagnini, Francesco Barbieri, Nicoletta Paci, Gabriele Folli, Emanuela Baistrocchi, delle fiaccolate sterminate, della politica e della campagna elettorale che non sapeva parlare che di forno, dello scoop di ParmaDaily sul Piano Economico e Finanziario milionario dell’inceneritore che venne ripreso da vari giornali nazionali e dal Blog di Beppe Grillo, degli esposti in Procura degli avvocati De Angelis e Allegri… a ripensarci adesso sembra passato un secolo! Federico Pizzarotti all’epoca lavorava ancora in banca… Pizzarotti chi?
Comunque, qualche settimana fa, a seguito di un’assemblea straordinaria della società che si è tenuta a Roma, alla quale ha partecipato anche il Ministro dei Trasporti Graziano Delrio, Viero è stato eletto Presidente.
Le Ferrovie del Sud Est sono la maggior azienda di trasporto pubblico operante nella regione Puglia. Con i suoi 474 km di linea, costituisce, dopo le Ferrovie dello Stato (cui è interconnessa), la più estesa rete omogenea italiana. Essa attraversa le quattro province meridionali della Puglia, collegando fra loro i capoluoghi di Bari, Taranto e Lecce, nonché 85 Comuni del loro circondario; nel comprensorio a sud di Lecce sono l’unico vettore su rotaia. Il trasporto pubblico viene assicurato anche con il vettore automobilistico nella gran parte integrative e/o sostitutive del vettore ferroviario, a servizio di oltre 130 Comuni, da Bari sino a Gagliano del Capo.
Ma non sono tutte rose… anzi, sono quasi tutte spine. Ferrovie Sud Est è un’azienda con 1.300 dipendenti in grossissime difficoltà economiche (242 milioni di debito che le impediscono anche le operazioni di manutenzione più semplici) e in questi anni è stata oggetto di pesanti indagini da parte della magistratura. Il cambio nella governace dell’azienda era stato posto dal Governo come condizione per la sua ricapitalizzazione.
In particolare le Ferrovie Sud Est sono diventati celebri per lo scandalo «carrozze d’oro»: per 25 erano stati spesi 23 milioni di euro. Ma le Ferrovie Sud-Est sono state per anni anche additate come esempio di malfunzionamento ed hanno oltretutto un record negativo a livello nazionale: le tratte che gestisce la società sono quelle che fanno registrare il minor numero di biglietti venduti. Ogni anno comunque servono 17 milioni di pugliesi.
Il risanamento di questo azienda appare per Viero una missione molto più difficile di quella di fare un inceneritore a Parma con tutto l’establishment politico, economico e mediatico che era schierato dalla sua parte.
Ricordiamo Viero come un avversario degno di questo nome nella battaglia sull’inceneritore, un uomo che sapeva “menare” ma anche incassare con stile, e quindi gli facciamo un grosso in bocca al lupo per il suo nuovo incarico professionale.
Ci perdonerà Viero, ma vista la nomea che si portano dietro le Ferrovie Sud Est, magari in Puglia è meglio che noi parmigiani ci andiamo in macchina… a meno che Viero, a compensazione dello scherzetto che ci ha fatto con l’inceneritore, non ci riservi un posto nelle tanto celebri “carrozze d’oro” da un milione di euro cadauna…
Andrea Marsiletti