Il mio è un appello a tutte le forze politiche del territorio.
Poco più di due anni fa come Presidente della Provincia, insieme al Consiglio Provinciale e all’Assemblea dei Sindaci, abbiamo cercato di capire cosa avrebbe significato riaprire l’attività mineraria in quel di Corchia nel nostro Appennino, in quanto il governo aveva approvato la richiesta di una società australiana per avviare le attività di ricerca propedeutiche all’avvio di un’attività mineraria.
Sulla base di due documenti ufficiali, approvati dal Consiglio Provinciale e dall’Assemblea dei Sindaci, abbiamo commissionato uno studio all’Università di Parma che ha dato una risposta chiara: se quelle miniere verranno riaperte provocheranno un danno irreversibile, specialmente in situazioni ad alto rischio ambientale come il territorio parmense.
Non possiamo permettere, come stiamo vedendo in questi minuti, l’esultanza di alcuni rappresentanti del governo per la possibile riapertura delle miniere di Corchia, senza tener conto delle conseguenze per tutto il territorio.
Per fermare l’operazione occorre che la regione e il comitato unico governativo nazionale si oppongano formalmente, insieme a tutti gli enti locali.
Spero che su questa posizione convergano tutte le forze politiche, sia legate al governo che all’opposizione, come già accaduto in passato a livello locale regionale…
Anfrea Massari – Presidente Provincia di Parma