
24/10/2013
h.13.50
Dopo la sentenza del Tribunale di Parma che ha condannato il Presidente e i consiglieri di amministrazione del Consorzio Termale “Il Baistrocchi”, ora la questione si sposta sulle delibere e sugli atti che il CdA in carica dal 2006 al 2010, in regime di proroga per tutto il quinquennio, avrebbe approvato.
Il DL 293/1994, art.3, lo stesso che ha provocato il decadimento del CdA dell’ASP di Fidenza, prevede che gli organi amministrativi degli enti pubblici devono essere rinnovati entro quarantacinque giorni dalla data di scadenza. “Il Baistrocchi” è stato amministrato da un consiglio di amministrazione rimasto in carica cinque anni, ben oltre il breve tempo di proroga consentito dalla legge, periodo nel quale molto probabilmente sono stati assunti atti amministrativi e decisioni formali che vanno ben oltre l’ordinaria amministrazione e che ora potrebbero essere dichiarati nulli, come prevede la legge.
Sull’argomento intervengono i consiglieri provinciali Roberto Bernardini (PdCI) e Massimo Pinardi (Altra Politica) che hanno presentato una interrogazione al Presidente della Provincia Bernazzoli. Un’analoga interrogazione verrà presentata dal consigliere comunale Ettore Manno sempre dei Comunisti italiani, al Sindaco Pizzarotti in quanto il comune di Parma detiene il 40% delle quote del Baistrocchi.
“E’ nostra intenzione fare chiarezza ed accertare la validità delle delibere e di tutti gli atti che sono stati assunti da un organismo scaduto da ben cinque anni e che ha continuato a rimanere al suo posto come se nulla fosse. Meraviglia, – dichiarano i consiglieri -, che nessuno si sia accorto di una palese violazione di una legge in vigore dal 1994”.