
22/04/2011
h.10.00
La Corte d’Appello di Bolgona ha giudicato ineleggibile Daniela Montani, la donna che al momento dell’accettazione della candidatura in Regione – voluta nel listino del Presidente Errani – aveva in essere un rapporto di lavoro con contratto a tempo determinato con la Regione all’interno dello staff del sottosegretario alla Presidenza Alfredo Bertelli.
Una decisione che sul piano amministrativo vede il reintegro a tutti gli effetti del Consigliere uscente reggiano Marco Barbieri in Regione. Inoltre potrebbero essere rese nulle tutte le delibere varate negli ultimi dodici mesi, in cui il voto della Montani è risultato essere decisivo.
Sul piano economico, il rischio è che la Molteni potrebbe dover dare quanto ingiustamente percepito fino ad oggi per l’incarico ricoperto. Al contrario Marco Barbieri potrebbe ottenere, oltre al risarcimento per quanto subito, anche gli arretrati mancati ( clicca qui per leggere il comunicato stampa integrale di Marco Barbieri).
ParmaDaily ha intervistato Marco Barbieri.
Marco, il tuo primo pensiero al momento della notizia della sentenza.
La fine della “quaresima politica”.
Come hai vissuto l’anno passato, quando ti spettava quell’incarico elettivo in Regione e dovevi rapportarti ad essa come spettatore?
Da un lato l’ho vissuto con la certezza di avere ragione e che quindi prima o poi la cosa si sarebbe chiarita, dall’altro con il dispiacere che il mio partito e il Gruppo del PD in Regione non avessero approfondito anche legalmente la questione.
I dirigenti locali e regionali del Partito Democratico ti sono stati vicini?
Non particolarmente, non ho visto una gran solidarietà nei miei confronti da parte loro. Molti a quattr’occhi mi dicevano che avevo ragione, ma a ciò,non ha mai fatto seguito alcuna dichiarazione ad alta voce.
A maggior ragione avrai le mani più libere durante il tuo mandato regionale…
Sì, diciamo che mi sento un “battitore libero”, nel senso che l’unico mio riferimento chiaro sono i miei elettori.
ono un dirigente del PD e aderirò al Gruppo del PD, ma ovvio che di fronte a un Gruppo consigliare che in dodici mesi non si è mai sforzato nei miei confronti nemmeno per approfondire la vicenda sulla mia legittima elezione – come sancito dalla Corte d’Appello -, bè…diciamo che non mi sento di avere particolari obblighi.
Evidenzio che fra i miei 7.424 elettori che ringrazio di cuore, ci sono sia cittadini provenienti dal centro e dal mondo cattolico, che cittadini di sinistra. Pensando a tutti loro interpreterò il mio mandato amministrativo.
La mia intenzione è quindi di badare più al bene loro e dei cittadini, piuttosto che al bene del partito.
A proposito di mondo cattolico, insieme al vicepresidente della provincia Pierluigi Saccardi, state da tempo facendo – in sordina – un lavoro di confronto all’interno del mondo cattolico locale, per essere portatori di quei valori che da sempre sostenete. Proseguirai nel cammino intrapreso?
Mi metto più nello stile dei cattolici peccatori piuttosto che dei cattolici predicatori, per questo tendo a non sbandierare ciò che faccio, sia come amministratore che come cristiano impegnato nel sociale. Già da quando sono in Consiglio Regionale penso di aver fatto diverse cose, come la legge sui giovani, che comprendeva, insieme a tutte le opportunità laiche della società civile dei giovani, anche quelle degli oratori.
Credo di aver dimostrato di parlare forse poco, ma di ottenere concretamente. E’ di questo che hanno bisogno i cittadini al di là delle parole e dei proclami. Sì, certo per rispondere alla tua domanda, proseguirò e continuerò nei momenti di confronto e arricchimento.
Quali principali temi tratterai da Consigliere Regionale?
Di sicuro il tema dei giovani che vedo ancora troppo scoperto. Poi sui temi che possono dare futuro alla nostra società , quindi la famiglia, i luoghi di coesione sociale, le competenze e il lavoro. Occorre lavorare per avere una società più “calda” dal punto di vista del welfare, ma anche che spinga maggiormente sul futuro.
___
Segnalazioni articoli recenti:
La minoranza di centrodestra in Provincia è patetica. Che ci sta a fare? (di Andrea Marsiletti)
Alle comunali di Salso possiamo replicare il successo delle regionali (di Fabrizio Crinò)
Da Sala Baganza partirà la rivoluzione politica e culturale dei grillini! (di Giuseppe Distante)
La gente non è informata: purtroppo la città vede ancora bene l’amministrazione Vignali (di Lodovico Cutaia)