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02/11/2010
h.16.00
Lo studente minorenne dell’Istituto professionale alberghiero “Magnaghi” di Salsomaggiore, che nei giorni scorsi aveva imbrattato il Battistero, rimedierà al gesto compiuto occupandosi della pulizia dai rifiuti di piazza Duomo e dell’area antistante il Battistero per alcuni giorni.
Con lui ci saranno anche compagni di classe ed altri allievi dell’Istituto che, pur non avendo alcuna responsabilità sull’accaduto, hanno deciso di non lasciarlo solo e di contribuire a risarcire il danno da lui causato. Gli studenti inoltre, su loro proposta, si faranno promotori di iniziative di solidarietà, organizzando eventi gastronomici aperti ai rappresentati delle istituzioni e ai privati cittadini, per promuovere l’attenzione verso le persone e le cose che ci circondano.
L’autore dell’atto vandalico, denunciato dalla Polizia Municipale al tribunale dei minori per danneggiamento al patrimonio archeologico storico artistico nazionale, è stato subito individuato e ha spontaneamente confessato grazie anche al dialogo educativo avviato dal dirigente scolastico dell’Istituto “Magnaghi”, in seguito alla richiesta proveniente degli agenti della Municipale, che avevano già preso visione delle immagini registrate dalle telecamere posizionate nelle vicinanze del Battistero.
“Danneggiare il patrimonio storico artistico è un atto molto grave – afferma Fabio Fecci, assessore alla Sicurezza – si tratta quindi di un gesto da condannare. E’ però apprezzabile la reazione dello studente, della classe e dell’istituto che non si sono tirati indietro, ma si sono messi al lavoro per rimediare e trasformare in un esempio di educazione civica un fatto sì grave, ma pur sempre compiuto da un ragazzino, che forse non aveva piena coscienza di quello che stava facendo. Ringrazio anche gli agenti della Polizia Municipale per l’attività di indagine svolta.
Al fine di limitare ulteriormente gli atti di danneggiamento nei confronti del Battistero, nelle prossime settimane implementeremo le telecamere nell’area e sperimenteremo un nuovo software per l’analisi dei movimenti, finalizzato a generare allarmi in diretta presso la nostra centrale operativa in caso di atti vandalici”.
“L’allievo ha dichiarato pubblicamente la sua colpa – spiega Lucia Araldi, dirigente scolastico dell’Istituto professionale alberghiero “Magnaghi” – precisando che non aveva presente in quel momento la gravità di ciò che stava compiendo. Come Istituto abbiamo collaborato a tutto campo con le istituzioni concordando tempi, modi e strategie di azione, ma nel frattempo abbiamo anche lavorato con gli studenti per riflettere sulle pesanti conseguenze che gesti avventati e solitari possono far ricadere sulla collettività.
Abbiamo quindi raccolto le proposte e le idee dei ragazzi, per fare in modo che un errore si trasformi in opportunità di crescita. Spero che l’esempio dei tanti ragazzi che si offrono di esporsi pubblicamente, per promuovere l’educazione alla cittadinanza attiva, faccia riflettere tutti quanti hanno superficialmente generalizzato una colpa individuale, gettando discredito sull’intera istituzione scolastica. S
e è vero che la scuola è istituzionalmente il soggetto deputato, dopo la famiglia, all’educazione, facciamo in modo che la collettività ed i mezzi di informazione non demoliscano, con certi sfoghi poco informati e meditati, tutto quanto quotidianamente e silenziosamente viene “seminato fra i banchi”.
Ringrazio invece i rappresentanti delle istituzioni di Parma che ho incontrato, (telefonicamente o di persona) in questo spiacevole frangente: Diocesi, Polizia municipale e Amministrazione comunale, che hanno dimostrato come solo attraverso una fattiva e concreta collaborazione interistituzionale, si possa affrontare positivamente qualsiasi fenomeno sociale, senza perdere di vista le persone”.