Berceto, fermato spaccio di denaro falso

SMA MODENA
lombatti_mar24

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27/04/2010
h.10.20

I Carabinieri di Berceto hanno bloccato, in quasi flagranza di reato, 3 giovani di 19, 27 e 21 anni, residenti a Massa (i primi due, fratelli, di professione pizzaioli) ed a Viareggio (l’altro, un cameriere), risultati responsabili di concorso in spendita di banconote false.
Nel primo pomeriggio dello scorso 24 aprile, infatti, i tre si erano presentati in alcuni esercizi commerciali (tabaccherie e bar) di Aulla (MS) e Villafranca Lunigiana (MS), facendo diversi acquisti di modesta entità, pagando con banconote da € 100,00, risultate poi false, e ricevendo resti di rilevante entità.
Accortisi dell’inganno, gli esercenti avevano tempestivamente informato la Centrale Operativa della Compagnia CC di Pontremoli (MS), dando alcune indicazioni (sull’aspetto e sulla vettura utilizzata), che poi si riveleranno molto importanti.
Avevano quindi inizio le ricerche dei tre malviventi, con l’attuazione di un apposito dispositivo di posti di blocco, per il quale veniva allertata anche questa Compagnia, che disponeva l’immediato invio, sulla S.S. 62, al confine territorio, di una pattuglia di carabinieri della Stazione di Berceto, che poco dopo bloccava una vettura sulla quale venivano trovati i 3 individui segnalati. Le loro successive perquisizioni personali consentivano di recuperare una banconote falsa da € 100,00 nonché la somma contante (e genuina) di € 1.000,00.
Venivano quindi contattati i CC di Pontremoli che, coadiuvati dai colleghi di Berceto, avviavano i conseguenti accertamenti, dai quali emergeva che il terzetto, poco prima di essere bloccato, aveva anche tentato di spacciare altro denaro falso in due bar di Filattiera (MS) e della SS. 62, senza riuscirvi.
Emergevano quindi con inconfutabile chiarezza le responsabilità dei 3 fermati nella commissione delle attività illecite segnalate dai commercianti, poichè 3 banconote da € 100,00 a loro consegnate risultavano effettivamente false ed analoghe (di buona qualità di stampa e di carta non eccelsa) a quella trovata ai 3 giovani.
Per tale motivo tutto il denaro rinvenuto veniva posto sotto sequestro mentre i componenti del terzetto venivano arrestati ed associati alla Casa Circondariale di Massa.
Comparsi innanzi al G.I.P., il loro arresto veniva convalidato, con conseguente scarcerazione in attesa del relativo giudizio.