
Sul percorso di accoglienza dei bambini disabili all’interno dei centri estivi va fatta un po’ di chiarezza rispetto a quanto comunicato dal consigliere Bocchi in seduta di consiglio –leggi-.
Primo chiarimento: non sono state tolte le due settimane aggiuntive di copertura educativa per le famiglie seguite dai servizi sociali. I casi in carico al settore welfare hanno potuto richiedere quindi anche quest’anno 2 settimane aggiuntive rispetto alle 4 già previste in via ordinaria. Venendo ai numeri il Comune sta cercando di fare fronte, in collaborazione con le realtà del territorio che si occupano di servizi estivi, alla crescente richiesta di accesso da parte di famiglie con bambini e ragazzi disabili.
Nel 2019 le richieste erano 98, 62 nel 2020, 104 nel 2021 e 187 nel 2023. A oggi, ma il dato è ancora provvisorio essendosi chiuse le procedure la scorsa settimana, sono arrivate 175 richieste per un totale di 650 settimane, cui verrà data risposta per la piena accessibilità ai servizi. Dato l’incremento costante dall’autunno scorso la S.O. Servizi per la scuola ha intrapreso con i soggetti gestori dei Centri estivi accreditati un percorso partecipato di ripensamento complessivo dell’accoglienza dei bambini disabili.
Gli esiti di questo percorso sono confluiti nel bando per l’accreditamento che si è svolto nei mesi scorsi a cui hanno aderito 27 Centri Estivi che si sono impegnati a dedicare risorse organizzative specifiche per l’accoglienza di bambini disabili e a partecipare ad un corso di formazione dedicato. L’obiettivo è quello di costituire per ogni centro estivo una Equipe educativa costituita da un team di educatori stabile, che andrà ad integrarsi ed identificarsi con il Centro Estivo e lavorerà insieme allo staff del Centro Estivo stesso. Le funzioni dell’equipe assumeranno un approccio trasversale, flessibile e di presa in carico condivisa consentendo una maggiore funzionalità dell’organizzazione e una maggiore efficacia degli interventi inclusivi, ponendo in essere interventi individualizzati, ma in grado di riorganizzarsi per le esigenze contingenti che emergono di volta in volta.
L’Equipe educativa esprime il suo valore anche attraverso la possibilità di non vincolare il singolo educatore ad un unico progetto individualizzato, ma considerandolo come parte di un gruppo multi-professionale di lavoro (staff centro estivo) e, quindi, in grado di esprimere competenze funzionali a bisogni trasversali.
Per questo, sarà importante lo sviluppo della funzione di coordinamento dell’ente accreditato richiesta in sede di accreditamento e a tale scopo il servizio da quest’anno riconosce un’ora aggiuntiva settimanale di coordinamento a ogni educatore assegnato. I cambiamenti ci sono quindi, ma non in termini di riduzioni o tagli, ma di ampliamento dell’intervento e sono volti a migliorare l’approccio all’inclusione, che deve essere sempre più intesa come lavoro sul gruppo nel suo complesso, sulla costruzione di autonomie possibili per bambini e ragazzi.
I centri estivi devono in quest’ottica diventare sempre più “inclusivi per tutti”, perché tante sono le complessità da affrontare. Abbiamo riconfermato l’offerta dello scorso anno per le famiglie con bambini disabili e abbiamo avviato un percorso nuovo, condiviso con le associazioni per far crescere una cultura inclusiva più diffusa.
Caterina Bonetti, assessora ai servizi educativi del Comune di Parma