Un 50enne residente borgotarese si è visto sospendere, nei mesi scorsi, la fornitura di gas, e si era subito attivato per conoscerne le motivazioni. Contattata l’azienda erogatrice del servizio, il 50enne apprendeva di avere degli insoluti, relativi ad una abitazione ubicata in una provincia del nord Italia, della quale sconosceva l’esistenza.
L’uomo che viveva da molti anni nel territorio borgotarese, non era in grado di darsi una spiegazione circa quel contratto attivato a suo nome e si rivolgeva ai Carabinieri della Stazione di Borgo Val di Taro sporgendo formale denuncia.
I Carabinieri avviavano immediatamente l’indagine, acquisendo in primis il contratto, che a prima vista risultava regolarmente firmato dal 50enne.
Da una prima analisi emergeva con assoluta chiarezza che la firma apposta sul contratto era palesemente falsa.
Gli ulteriori accertamenti permettevano di stabilire che il contratto era stato gestito da una agenzia esterna che si avvale di collaboratori e subdelegati del tutto autonomi.
I Carabinieri indagando ulteriormente hanno identificato il collaboratore responsabile della stipula del contratto che utilizzando fraudolentemente l’identità del 50enne ha attivato il contratto, al fine di ricevere il compenso dall’agenzia presso la quale era impiegato.
Il presunto responsabile, un 22enne italiano, al termine dei necessari e approfonditi riscontri, fatto salvo il principio di innocenza fino a sentenza definitiva è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Parma perché ritenuto responsabile di furto di identità e truffa.
Comando Provinciale Carabinieri di Parma