
Il prossimo 7 ottobre, i cittadini dei Comuni di Torrile e di Colorno saranno chiamati ad esprimersi, attraverso referendum, in relazione alla proposta di fusione tra i loro Comuni. Scelta importante che merita sicuramente un’attenta analisi e qualche riflessione: occorre rilevare, in primis, che il programma elettorale sottoposto ai cittadini al momento delle elezioni 2014 non prevedeva tale eventualità benché già prevista la possibilità di unioni ed accorpamenti; è necessario, inoltre, valutare se entrambe i Comuni possano trarre beneficio dalla possibile fusione, essendo gli stessi palesemente differenti e non avendo mai programmato e condiviso scelte unitarie.
Entrambe gli Enti hanno sempre operato individualmente in tutti i settori. Pare anche, da studi di fattibilità, che esistano forti criticità: i servizi scolastici, pubblica istruzione, sociale, lavori pubblici, urbanistica, commercio e ambiente sono sempre stati valutati autonomamente ed erogati in modo differente alla cittadinanza.
Nonostante Enti in continuità territoriale non è mai stato elaborato un comune documento amministrativo e anche semplici accordi non hanno trovato consensi uniti da parte delle relative Amministrazioni.
Ogni Comune ha un differente strumento urbanistico ed un autonomo Piano di Protezione Civile oltre che gestione dei servizi tributi completamente diverse con aliquote ed esenzioni differenti.
Ritengo importante e fondamentale creare le condizioni per un eventuale iter verso la fusione ma non accelerare per percorrere questa strada che entrambe i Comuni non sono probabilmente ancora pronti a condividere.
Come Forza Italia siamo quindi contrari a questo “sprint” immotivato che fa riflettere e pensare a coinvolgimenti che vanno oltre le istanze e gli interessi dei cittadini e riteniamo che l’argomento Fusione debba essere ancora abbondantemente trattato e ben valutato.
Fabio Callori, segretario provinciale Forza Italia